Pensioni, Differiti tutti i contributi in scadenza per i lavoratori autonomi
In attesa dell'anno bianco esteso il differimento dei contributi in scadenza sino a luglio. I chiarimenti in un documento dell'INPS.
La dilazione, come noto, va letta in combinato con l'art. 1, co. 20-22-bis della legge n. 178/2020 (legge di bilancio 2021) contenente l'esonero temporaneo dal pagamento dei contributi previdenziali (cd. anno bianco) per i lavoratori autonomi - ivi compresi i liberi professionisti iscritti alle forme pensionistiche obbligatorie di base, nonché alle altre forme previdenziali obbligatorie gestite da enti previdenziali di diritto privato - e per il personale sanitario o sociosanitario già in quiescenza ed assunto in relazione all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Tale esonero è riconosciuto per il 2021 e nei limiti della dotazione di un apposito fondo ed è subordinato all’autorizzazione della Commissione europea. Per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti il predetto beneficio è subordinato al possesso, nel periodo di imposta relativo al 2019, di un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro e della riduzione del fatturato o dei corrispettivi nel 2020 pari ad almeno il 33 per cento rispetto al 2019.
Autonomi
Con la Circolare n. 85/2021 l'INPS aveva posticipato la scadenza del primo acconto sui contributi 2021 di artigiani e commercianti dal 17 maggio al 20 agosto 2021. Con il messaggio in questione l'INPS spiega che è differito fino a nuova comunicazione anche il primo acconto dell'anno di imposta 2021 per i professionisti iscritti alla gestione separata dell'INPS (scadenza 30 giugno 2021) e la prima rata dei contributi dovuti dagli autonomi in agricoltura (coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali) in scadenza il prossimo 16 luglio 2021. Con il posticipo ovviamente non sono dovuti sanzioni o interessi.
Filiere Agricole
Restano pure sospesi i versamenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, comprese le aziende produttrici di bino e birra, che svolgono le attività classificate dai codici ateco di cui all'allegato 3 del dl n. 137/2020 (cd. decreto ristori) relativamente al periodo compreso tra il 1° novembre 2020 ed il 31 gennaio 2021. Ciò in attesa che si renda operativo l'esonero relativo a tali mensilità previsto dagli articoli 16 e 16-bis del predetto dl n. 137/2020 per il quale l'Inps aveva già fornito indicazioni con il messaggio n. 2263/2021.
Ora spiega che il differimento riguarda la quarta rata dell'emissione 2020 (scadenza originaria 18 gennaio 2021, poi posticipata al 16 febbraio 2021) per gli autonomi agricoli; per le aziende che versano la contribuzione agricola unificata il differimento riguarda l'emissione relativa al quarto trimestre 2020, con scadenza 16 giugno 2021; per le aziende con dipendenti il differimento riguarda invece i termini di versamento con scadenza 16 dicembre 2020, 16 gennaio ed 16 febbraio 2021.
Settore agrituristico
Al predetto esonero si aggiunge quello previsto dall'articolo 70 del dl n. 73/2021 (c.d. decreto sostegni bis). La disposizione da ultimo richiamata riconosce, alle filiere agricole appartenenti ai settori agrituristico e vitivinicolo, ivi incluse le aziende produttrici di vino e birra, come individuate dai codici ATECO di cui alla tabella E allegata al medesimo decreto-legge, l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL, per la quota a carico dei datori di lavoro per la mensilità relativa a febbraio 2021. Pertanto, conclude l'INPS, sono differiti i termini con scadenza 16 marzo 2021 per il versamento della quota di contribuzione a carico dei datori di lavoro. L'esonero, peraltro, riguarda anche la contribuzione dovuta nel mese di febbraio 2021 dagli agricoli autonomi. Nei loro confronti l'INPS dovrà fornire indicazioni per la riduzione di 1/12 della contribuzione complessivamente dovuta nell'anno 2021.
Documenti: Messaggio Inps 2418/2021