In questo caso i lavoratori dovranno però produrre le istanze esclusivamente per il tramite del canale telematico entrando nel sito dell'Inps inserendo le proprie credenziali (ad esempio codice fiscale e Pin, oppure l'indentità digitale Spid). In quanto non saranno accettate le istanze prodotte attraverso altri canali (es. in modalità cartacea). Poi si deve cercare il servizio «domanda di prestazione pensionistica: pensione, ricostituzione, ratei maturati e non riscossi, certificazione del diritto a pensione», cioè bisogna seguire le stesse modalità di presentazione di una normale domanda di pensione. Quindi si deve cliccare su “nuova domanda” nella colonna di sinistra nella quale compariranno i dati anagrafici relativi all'interessato già in possesso dall'istituto di previdenza. Cliccando sul tasto prosegui il lavoratore giungerà a “dati prodotto” in cui può scegliere il tipo di domanda che intende effettuare scorrendo verso destra con le apposite frecce.
Si rammenta che in prima istanza il lavoratore dovrà produrre domanda di verifica delle condizioni di accesso all'APe sociale (o al pensionamento con 41 anni di contributi) pertanto dovrà selezionare il riquadro “certificazioni” e quindi selezionare il relativo rettangolo. A questo punto si apre un menù a tendina riguardante le certificazioni. Per l'Ape sociale, nella seconda riga, alla voce “prodotto”, si deve selezionare “verifica delle condizioni di accesso” e quindi, alla terza riga “ape sociale”. Dopo di che dal menù a tendina bisogna selezionare il profilo di tutela (disoccupati, chi assiste un familiare disabile, invalido civile, chi svolge un lavoro gravoso). Ecco l'esempio della videata che compare all'utente.
Si rammenta che all'inizio delle operazioni il sistema dell'Inps non ha consentito l'inserimento della domanda ai lavoratori che alla data del 31/12/2018 avrebbero avuto un'età inferiore a 66 anni e 7 mesi. Si tratta questo di un evidente errore del sistema che, tuttavia, pare essere stato risolto con gli ultimi aggiornamenti (ecco un esempio del problema verificato da pensionioggi.it)
Stesso discorso vale per i lavoratori precoci con l'unica variante che nel campo prodotto si sceglie “diritto a pensione” indicando successivamente il profilo di tutela a cui si appartiene. (sotto la schermata di esempio che compare all'utente). Negli step successivi il lavoratore dovrà fornire le dichiarazioni sostitutive richieste ed allegare la documentazione chiesta, per i vari profili di tutela, che attesta la presenza dei requisiti.
Al termine della procedura d’invio viene rilasciata all’utente una ricevuta di presentazione della domanda recante un numero di protocollo, la data e l’orario esatto di ricevimento, uno dei criteri con i quali saranno ordinate le domande ai fini della procedura di monitoraggio. L'istanza di verifica va effettuata entro il 15 luglio 2017 per coloro che maturano i requisiti, anche in via prospettica, entro la fine dell'anno.
La domanda di accesso
Dopo la verifica delle condizioni occorre anche produrre la domanda di accesso al beneficio, se il lavoratore ha già maturato tutti i requisiti per il conseguimento del beneficio. Tale istanza può essere, infatti, prodotta contestualmente alla verifica se il lavoratore ha già maturato tutti i requisiti o nelle more della certificazione stessa. In questo modo il lavoratore si garantisce la retroattività del trattamento dal primo giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti purchè non anteriormente al 1° maggio 2017. Per produrre tale domanda il lavoratore deve tornare al riquadro "Dati Prodotto" e scegliere il riquadro "Altre Prestazioni", quindi selezionare dal menù a tendina il campo "Anticipo Pensione" e quindi la voce "APE Sociale".
I precoci, invece, dovranno produrre domanda di normale pensione selezionando il riquadro "Pensione Anzianità/Vecchiaia" andare nel menù a tendina "Pensione di Anzianita'" e scegliere il tipo "Lavoratori Precoci".