Gent.mo Dott. Rossini ho letto la sua risposta del 11/04/13 ad una persona che e' in mobilita' lunga dal 2007 che chiedeva notizie sull'aspettativa di vita e vorrei cortesemente chiederle alcuni chiarimenti in merito.Anche io sono stato licenziato e collocato in mobilita' lunga (L.223/91,art.4 e 24) il 30/09/2007 con L.296/2006 (art.1,comma1189),essendo cio' avvenuto entro il 31/12/2007 abbiamo bloccato i requisiti 57/35 cosi' come stabilito dal messaggio Inps n.27073 (08/11/2007) e quindi tutelati da riforme pensionistiche successive e come evidenziato dallo stesso messaggio 27073,il Ministero del Lavoro,tramite nota n.14/0000196 del 11/01/2005,ha stabilito che le leggi in materia di mobilita' lunga sono da considerare 'speciali' e quindi non modificabili e/o sostituibili da leggi 'generali' anche successive.Nonostante questa tutela garantita da Ministero del Lavoro e Inps,nonostante nel messaggio Inps n.13343 (Agosto/2012) si stabilisce che i lavoratori collocati in mobilita' lunga con L.296/2006 maturano i requisiti secondo la Tab. C della L.449/1997 (57/35),nonostante io abbia ricevuto dall'Inps la lettera in cui mi si dice che sono escluso sia dalla L.122/2010 (riforma Tremonti) che dalla L.214/2011 (riforma Fornero),l'Inps stessa vuole comunque assoggettarmi all'applicazione dei 3 mesi di aspettativa di vita che partono dal 2013.Cio' e' un controsenso con quanto Ministero e Inps stessa hanno in precedenza stabilito e contravviene al diritto acquisito secondo le norme suddette.Ma se ti dicono che sei escluso dalla L.122/2010 e le norme sull'adv sono contenute in essa perche' applicarle lo stesso?? Le chiedo : c'entra forse anche l'applicazione della L.111/2011??? Ma anche se fosse cosi' tutte le leggi che hanno introdotto e stabilito l'applicazione dell'adv sono comunque generali e successive al 2007,anno in cui ci hanno concesso il blocco dei requisiti 57/35 attraverso una legge speciale,vorrei un suo prezioso parere. Obler da Salerno

Si condividono le perplessità espresse dal lettore (peraltro la normativa in tema di adv - contenuta nell'articolo 12, comma 12-bis del dl 78/2010 convertito con legge 122/2010 - taceva completamente circa l'adeguamento ai lavoratori di cui alla 296/2006 lasciando cioè pensare che l'adeguamento fosse escluso per tali soggetti).

Ad ogni modo si tratta questa di una interpretazione (estensiva) inps ai sensi del messaggio 20600 del 13 Dicembre 2012 e dell'articolo 24, comma 15, ultimo capoverso del Dl 201/2011 convertito con legge 214/2011.  L'articolo 18, comma 22-ter della legge 111/2011 è intervenuto sulle finestre mobili per i lavoratori che accedono alla pensione indipendentemente dal requisito anagrafico (40 anni di contributi). Dunque ritengo non abbia influito sul caso di specie. 

Salve sono un ex lavoratore Ansaldobreda in mobilità dal 31 maggio 2012 per 48mesi. con accordo siglato in sede governativa entro 31 marzo 2010 raggiungerò i 40 anni di contributi a giugno 2015. dovrei far parte della lettera a del decreto sui 55mila salvaguardati, il gruppo dei 40000 messi in mobilità, dove le aziende erano tenute a comunicare entro il 2 aprile gli elenchi dei nominativi licenziati al ministero del lavoro.Volevo chiderle visto che, entro il 21 maggio 2013 i soggetti che fanno riferimento alle lettera d del decreto devono presentare l'istanza per la salvaguardia, quelli invece che fanno riferimento alla lettera a cosa devono attendere per sapere se rientrano nei salvaguardati? devono comunque presentare anche loro l'istanza ? o saranno dirottati sull'ultimo decreto?

Gli articoli 4 e 5 del DM 8 Ottobre 2012 richiedono la presentazione dell'istanza di accesso per i soli lavoratori cessati dal servizio a seguito di accordi individuali o collettivi. Il lettore - da quanto si apprende - appartiene alla catagoria dei lavoratori collocati in mobilità ordinaria a seguito di accordi per la gestione di eccedenze occupazionali firmati presso la sede governativa. Non è pertanto tenuto a tale onere.

Sono un esodato ed ho terminato il mio rapporto il 31.12.2009 con 38,5 anni di contributi, a seguito di un accordo individuale con incentivo all'esodo. Ho fatto domanda alla DPL per accedere ai benefici previsti dal primo decreto relativo a 65.000 "salvaguardati" ed ho ricevuto parere favorevole dalla DPL. Dopodiché avrei dovuto ricevere una lettera dall'INPS, che però ad oggi non è ancora arrivata, "in tempo utile per presentare la domanda di pensione" come compare nella mia posizione nel sito internet dell'INPS accanto alla dicitura "potenziale beneficiario". Sono nato il 27.02.1952 e quindi in base alle quote previste dalla vecchia legge, ho maturato i requisiti a fine febbraio 2012 (60 anni). Aggiungendo 12 mesi previsti dalla finestra mobile, avrei dovuto percepire la pensione dal 01.03.2013. Secondo voi sono giusti i miei calcoli ? Come mai non ho ancora ricevuto comunicazioni dall'INPS? Devo preoccuparmi e cosa devo fare?

In questa sede si possono solo confermare i calcoli del lettore e la relativa data di decorrenza della prestazione pensionistica. Pur condividendo le preoccupazioni ricordo che i tempi per la ricezione della lettera con la conferma di accesso alla salvaguardia dipendono dall'Inps. E dalle informazioni disponibili l'Inps pare non abbia ancora ultimato la formazione delle graduatorie per tutte le categorie dei lavoratori esodati inclusi nel primo gruppo dei 65mila.

Sono un esodato. Ho ricevuto una mail dall' ufficio inps di lugo di romagna il quale mi dice che risulto inscritto nei SALVAGUARDATI in data 16/04/2013, maturo la data utile per la pensione il 01/05/201. Chiedo per favore se è possibile sapere se anche coloro che sono in mobilità c'è l'aspettativa di vita? Se è possibile chiedo al momento in cui termina la mobilità per raggiungere la data effettiva di pensionamento si può richiedere un contribuzione particolare , una disoccupazione, un sostegno al reddito visto che debbo aspettare i 18 mesi piu 3 mesi di aspettativa di vita. Claudio

Il messaggio inps 20600 del 13 Dicembre 2012 ha precisato che ai lavoratori salvaguardati si applica - dal 1° Gennaio 2013 - la stima di vita istat. Ciò vale con riguardo anche dei lavoratori in mobilità ordinaria. Per ulteriori dettagli circa l'applicazione della stima di vita ai lavoratori salvaguardati si legga qui. Quanto al secondo quesito, pur essendo necessaria una piu' approfondita indagine della situazione il lettore potrebbe chiedere la proroga del sostegno al reddito per il periodo intercorrente tra le vecchie e le nuove finestre di decorrenza ai sensi dell'articolo 12, comma 5-bis del Dl 78/2010 convertito con legge 122/2010. La misura può essere richiesta - tra l'altro - dai lavoratori collocati in mobilità ordinaria a seguito di accordi sindacali stipulati prima del 30 Aprile 2010.

Sono un esodato nato il 26/10/1953 e assunto presso ENEL il 01/04/1973 dove ho prestato servizio fino al 30/12/2010 data in cui ho cessato il rapporto di lavoro per esodo incentivato con accordo individuale .Successivamente ho fatto domanda presso INPS per contribuzione volontaria ,accettata in data febbraio 2011 e ho cominciato a versare i contributi richiesti dall INPS fino alla data odierna. In data settembre ho effettuato domanda presso Ispettorato del lavoro regione Sicilia . Alla luce delle norme attuali avrei dovuto maturare i 40 anni di contributi nell'aprile 2013 , vorrei conoscere quando maturero il diritto alla pensione e la decorrenza economica. Francesco

In base alle norme previgenti - mantenute eccezionalmente in vigore per i cd. salvaguardati - il lettore ha raggiunto il requisito utile per il trattamento pensionistico nel mese di Aprile 2013. La decorrenza avverrà dal 1° Luglio 2014 per effetto delle cd. finestre mobili. 

Per i lavoratori che, a partire dal 1.1.2011, perfezionano i requisiti anagrafici previsti possono accedere alla pensione di anzianità con un "differimento" di:

• 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti se la pensione viene liquidata a carico del Fondo Lavoratori Dipendenti e dei fondi pensioni sostitutivi ed integrativi dell’Assicurazione Generale Obbligatoria;
• 18 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti se la prestazione viene liquidata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (coltivatori diretti, coloni e mezzadri, artigiani e commercianti).

La decorrenza della pensione è fissata dal primo giorno del mese successivo allo scadere dei mesi di differimento previsti.

La legge 111/2011 ha previsto per i lavoratori che accedono alla pensione di anzianità indipendentemente dall'età anagrafica (cioè con il requisito di 40 anni di contributi) un ulteriore slittamento pari ad un mese se il requisito è raggiunto nel 2012, di due mesi se raggiunto nel 2013 e di tre mesi dal 2014 in poi.

Ho ricevuto la lettera ad agosto 2012 che mi informava di essere un possibile salvaguardato. Sono un ex INPDAP prosecuzione volontaria terminata a marzo 2012. il aprile 2013 dovevo percepire il primo assegno di pensione (non arrivato). Mi hanno riferito che rientro nei 65000, ma non ho la conferma ufficiale. Il tempo passa e la signora Fornero dopo proclami mai rispettati si sta defilando alla grande dimenticando il problema; e tenta maldestramente di incolpare altri. Vorrei sapere, vista la situazione tutt'altro che chiara, non che i tempi per la presentazione della domanda del decreto dei 55000, se devo presentare un'istanza per non perdere l'opportunità di rientrare nel secondo gruppo o trattandosi di prosecuzione volontaria la mia non sono tenuto all'inoltro della richiesta.

I tempi per l'invio delle lettere e la relativa conferma dipendono dall'Inps.  In questa sede si può solo confermare che il lettore - avendo raggiunto il requisito utile per il trattamento pensionistico nel marzo 2012 - può percepire la pensione dal 1° Aprile 2013 per effetto dell'applicazione delle finestre mobili di cui alla legge 122/2010.

Per quanto riguarda il secondo quesito ricordo che ai sensi degli articoli 4 e 5 del DM 8 Ottobre 2012 e del messaggio inps 4678 del 18 Marzo 2013 (punto 2.4) l'istanza di accesso alla DTL è richiesta per i soli lavoratori cessati dal servizio: a) in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del c.p.c.; ovvero, b) in applicazione di accordi collettivi di incentivo all’esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale. 

Il lettore non trovandosi in una di queste due condizioni è pertanto dispensato dall'onere.