Redazione
Inps, Crudo è il nuovo direttore generale
Mercoledì, 18 Febbraio 2015A seguito della Determinazione commissariale n. 9 del 17 febbraio, il dott. Antonello Crudo, direttore della Direzione centrale Pensioni, assume l’incarico di Direttore generale facente funzioni a decorrere dal 16 febbraio 2015. E' quanto precisa una nota diffusa in giornata dall'Inps. Kamsin Crudo succede a Mauro Nori il cui mandato era scaduto il 31 dicembre dello scorso anno. Resta da capire se questa soluzione vada letta come un percorso di avvicinamento a quella definitiva, che vedrebbe quindi Crudo insediarsi con i pieni poteri alla guida della tecnostruttura Inps, o se invece si tratti di un assetto temporaneo in una situazione ancora di stallo.
La nomina dovrebbe ora accelerare il processo di transizione all'Inps in vista soprattutto delle importanti scadenze connesse all'attuazione dei provvedimenti del governo, che si aggiungono alle impegnativa attività ordinaria in tema di previdenza e di assistenza. Si va dall'avvio del cosiddetto bonus bebè, per il quale l'istituto è chiamato a raccogliere le domande dei genitori interessati (per i figli nati o adottati tra il primo gennaio di quest'anno e il 31 dicembre 2017) fino alla gestione della complessa operazione che permetterà ai lavoratori dipendenti che lo desiderano di trasferire nella propria busta paga i versamenti del Trattamento di fine rapporto. Poi ci sono le norme attuative del taglio alle pensioni d'oro, attuate con la legge di stabilità 2015, e lo stop alla penalizzazione su cui si attendono le disposizioni normative.
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Zedde
Pensioni / Esodati, riesame d'ufficio delle domande nella quarta salvaguardia
Martedì, 17 Febbraio 2015Dovranno essere riesaminate d'ufficio le prestazioni dei lavoratori che hanno fruito dei congedi ai sensi della legge 124 del 2013 la cui decorrenza si colloca successivamente alla data del 6 gennaio 2015.
Kamsin Le prestazioni previdenziali dei lavoratori che hanno fatto domanda per fruire della quarta salvaguardia ma la cui decorrenza si situa oltre il 6 gennaio 2015 dovranno essere riesaminate d'ufficio dall'Inps per essere liquidate nella sesta salvaguardia. E' quanto ha comunicato il messaggio inps 9924/2014. "Le posizioni - ricorda la nota dell'Inps - per le quali il diritto alla pensione in salvaguardia ai sensi dell’art. 11 bis della legge n. 124 del 2013 (c.d. quarta salvaguardia) è già stato accertato, ma che non sono rientrati nel plafond numerico, saranno automaticamente trasferite e certificate nell’ambito della sesta salvaguardia, con la relativa modifica della prima decorrenza utile della pensione in salvaguardia; dovranno invece, essere riesaminate d’ufficio a cura delle sedi le posizioni per le quali il diritto alla pensione in salvaguardia ai sensi dell’art. 11 bis della legge n. 124 del 2013 (c.d. quarta salvaguardia) non è risultato accertato, in quanto la decorrenza si colloca oltre la data del 6 gennaio 2015."
Con successiva comunicazione sarà fornito alle sedi l’elenco dei lavoratori per i quali la domanda dovrà essere riaperta per la successiva trattazione.
L'istituto ricorda, peraltro, come già indicato nel messaggio inps 9305/2014 "che ai soggetti che, avendo presentato alla competente DTL domanda di accesso alla salvaguardia di cui all’art 11 bis della legge n. 124 del 2013 (c.d. quarta salvaguardia), sono in possesso di un provvedimento di accoglimento della stessa DTL, ma non hanno ricevuto la certificazione del diritto alla salvaguardia – in quanto esclusi dal contingente numerico – viene concesso di non presentare una nuova domanda per la c.d. sesta salvaguardia. Per tali soggetti l’Istituto provvederà d’ufficio al monitoraggio delle domande ed alla certificazione del diritto".
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Zedde
Regime dei Minimi e Pensioni, pronto l'ok alle modifiche con il milleproroghe
Martedì, 17 Febbraio 2015Mini-proroga degli sfratti, riapertura dei termini per chiedere la rateizzazione delle cartelle di Equitalia la, proroga al 2015 del vecchio regime dei minimi al 5%.
Kamsin E' approdato oggi pomeriggio alla Camera per la discussione generale il decreto legge Milleproroghe dopo il via libera delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali, e sul quale il governo probabilmente porra' la questione di fiducia.
Quelle che seguono sono alcune delle principali novita' che dovrebbero ricevere il via libera nelle prossime ore:
Vecchio regime dei 'minimi' prorogato al 2015. I titolari di partita Iva che guadagnano fino a 30mila euro potranno scegliere per tutto l'anno in corso tra il nuovo regime dei minimi (previsto nella Stabilita') con l'aliquota forfettaria al 15%, e il vecchio regime al 5%, con il limite fino a 5 anni o al raggiungimento del 35esimo anno d'eta'.
Partite Iva: stop aumento aliquota Inps. Con l'individuazione da parte del Governo di una copertura di 120 milioni di euro, per il terzo anno consecutivo viene bloccato al 27% l'aumento previsto dell'aliquota contributiva Inps per le partite Iva.
L'aliquota dei contributi previdenziali dovuta dai possessori di partita Iva iscritti alla gestione separata Inps aumentera' al 28% nel prossimo anno e al 29% nel 2017.
Sfratti. Arriva una 'mini proroga' di 4 mesi. Il giudice potra' "disporre la sospensione dell'esecuzione" dello sfratto "fino al centoventesimo giorno dall'entrata in vigore della legge di conversione", per consentire il "passaggio da casa a casa".
Fondo di garanzia. Potranno accedere al Fondo di garanzia per le Pmi solo le imprese fino a 250 dipendenti. Viene cosi' rinviato al 2016 l'ampliamento della platea alle aziende fino a 499 lavoratori, previsto dalla Stabilita'.
Equitalia. riaperti termini rateizzazione cartelle. C'e' tempo fino al 31 luglio 2015 per chiedere la concessione di un piano di rateizzazione delle cartelle Equitalia.
'Fuga dei cervelli': incentivi prorogati a tutto il 2017 I benefici fiscali per agevolare il rientro in Patria dei cosiddetti 'cervelli in fuga' vengono prorogati fino alla fine del 2017. L'agevolazione riguarda i cittadini "che studiano, lavorano o che hanno conseguito una specializzazione post laurea all'estero e che decidono di fare rientro in Italia".
Terremoto Aquila: Comune potra' sforare Patto stabilita' Il Comune dell'Aquila potra' sforare il Patto di stabilita' interno anche per l'esercizio finanziario del 2014.
Regioni: no sanzioni se si supera Patto stabilita' Anche nel 2014 le Regioni che non hanno rispettato il patto di stabilita' interno non subiranno sanzioni.
Giudici di pace: piu' tempo per chiedere no chiusura uffici Differito al 30 luglio 2015 il termine entro cui gli enti locali interessati possono chiedere il mantenimento degli uffici dei giudici di Pace di cui era stata chiesta la chiusura.
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Zedde
Riforma Pensioni, Damiano: prime misure già nel milleproroghe
Martedì, 17 Febbraio 2015Potrebbe arrivare a breve un primo risultato positivo sul fronte previdenziale, almeno per i professionisti con partita iva iscritti nella gestione separata. Parola del Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano. Kamsin “La conclusione del ‘Milleproroghe’ - sostiene Damiano in una nota - porta alcune buone notizie: oltre al risultato gia’ acquisito la scorsa settimana sui contratti di solidarieta’, questa notte si e’ conquistato anche un risultato importante per le partite iva per il quale abbiamo lungamente combattuto”.
“Si tratta – aggiunge – del blocco, per il terzo anno consecutivo, dell’aumento dei contributi previdenziali per questi lavoratori autonomi che rimarra’ al 27% anche nel 2015 e aumentera’ gradualmente negli anni successivi, passando al 28% nel 2016 e al 29% nel 2017. Si tratta di un risultato importante al quale potra’ accompagnarsi anche la riforma del lavoro autonomo per quanto concerne il regime dei minimi. Il Governo dovrebbe varare su questo tema un decreto gia’ nel Consiglio dei ministri di venerdì. Resta inteso che le misure sulla previdenza non possono esaurisi qui: dopo l'approvazione dei decreti delegati sulla Riforma del Mercato del Lavoro si dovrà avviare una discussione sui temi caldi della previdenza come ha indicato il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti."
“Questo risultato – prosegue – e’ il frutto della capacita’ di ascolto del governo e dell’iniziativa unitaria dei partiti a favore di una categoria di lavoratori, composta per lo piu’ da giovani, che correva il rischio di essere fortemente penalizzata. Rimane da risolvere il tema dei voucher, con un massimale di 3000 euro su base annua, per i lavoratori cassintegrati che intendano svolgere attivita’”.
“L’anno scorso – conclude Damiano – la Ragioneria aveva dato parere positivo con la motivazione di “minori esborsi per l’Inps”, in quanto esonerata dalla contribuzione figurativa; quest’anno il parere e’ stato invece negativo. Si tratta di una contraddizione evidente, tenendo anche conto del fatto che questa proposta, gia’ in fase di sperimentazione, contribuisce a eliminare le sacche di lavoro nero. Ci auguriamo che il Governo nel consiglio dei ministri di venerdi’, dovendo affrontare il tema dei voucher, risolva anche questa situazione”.
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Riforma Pensioni, Cisal: è tempo di intervenire. Basta parole
Lunedì, 16 Febbraio 2015Anche se la Corte Costituzionale ha respinto il referendum relativo all'abolizione della legge Fornero sul sistema pensionistico, solo il Governo non si è reso conto che essa è già stata ampiamente bocciata, respinta, rifiutata dai cittadini italiani". Kamsin E' quanto dichiara Francesco Cavallaro, Segretario Generale della Cisal, in relazione a quanto sostenuto dal Ministro Poletti, intenzionato a riaprire la tematiche previdenziali non appena saranno approvati i decreti attuativi del Jobs act.
"Ci attendiamo dunque - continua Cavallaro - che il Parlamento azzeri la legge Fornero e proponga un percorso sulla previdenza condiviso con le parti sociali e, almeno per una volta, trasparente e attento al rispetto dei diritti costituzionali. Primo fra tutti - precisa Cavallaro - il diritto di proprietà, in quanto i contributi previdenziali sono soldi dei lavoratori e non strumento di alchimie contabili per sanare i conti dello Stato".
"Queste considerazioni - conclude il segretario Cisal - confermano la richiesta di sempre della Cisal di provvedere con assoluta priorità ad una strutturale riforma fiscale per una più equa redistribuzione della ricchezza e per far cessare lo scandaloso fenomeno di evasione fiscale e contributiva che sta massacrando l'economia del Paese e in primis il suo sistema previdenziale".
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