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L. Elettorale: Di Maio, M5S vuole essere ago della bilancia
Orellana, io espulso da M5S per aver chiesto incontro Pd
Giovani a tutela dei siti culturali: Franceschini, 1 mln euro per 150 tirocini
Grillo pronto a incontrare Renzi Si' al dialogo su legge elettorale
- Roma, 15 giu. - "Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovra' comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S rispondera'. All'incontro eventuale con il Pd, che speriamo ci sia, parteciperanno i due capigruppo M5S di Camera e Senato, oltre a Danilo Toninelli, estensore tra altri della versione definitiva della legge e Luigi Di Maio come massima rappresentanza istituzionale in Parlamento nel suo ruolo di vicepresidente della Camera".
Lo scrivono nel blog di Beppe Grillo, il leader del Movimento Cinque Stelle in un post firmato assieme a Gianroberto Casaleggio. I due affermano che da qualche mese "sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario: il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi e' stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, e' cambiato. La legge M5S e' di impronta proporzionale, non e' stata scritta su misura per farci vincere come e' stato per l'Italicum, scritto per farci perdere".
Riforma Pa, Cgil delusa: da Renzi scarso coraggio
E' secco e negativo il commento della Cgil sulla riforma della pubblica amministrazione, approvata ieri dal Consiglio dei ministri. Kamsin "Si era e si continua ancora a parlare di una riforma per i cittadini, ma nel decreto legge non si intravvede alcuna misura che possa favorire realmente il rapporto tra i cittadini e le pubbliche amministrazioni".
Il sindacato esprime "delusione e sconcerto per una riforma annunciata come epocale, ma che vedra' forse la sua attuazione in un tempo piu' lungo, quando si chiarira' quali siano le linee che il Governo vorra' assumere, visto che il disegno di legge con il quale si dovrebbe procedere alla riorganizzazione e' una sorta di 'delega in bianco'".
Secondo la Cgil, "non vi sono norme che semplifichino effettivamente l'accesso ai servizi pubblici e riducano il carico burocratico per i fruitori delle Pubbliche Amministrazioni. Andra' valutato se invece qualche beneficio sia stato previsto per le sole imprese". "Insomma la riorganizzazione ancora una volta viene annunciata, ma viene rinviata ad un tempo futuro e a contenuti che si capiranno in seguito".
"In ogni caso - aggiunge - lo stesso disegno di legge manca di quel coraggio innovativo molto annunciato e fino ad oggi poco attuato, anche nello stesso decreto legge". Secondo la Cgil, alcune innovazioni contenute nel decreto legge vanno poi ben capite per gli effetti che produrranno in materie sensibili (edilizia; ambiente; etc.) o per l'incremento delle tariffe , come nel caso del bollo auto. "Le parole qualita' ed accessibilita' e reale trasparenza non compaiono mai - prosegue - Cio' e' tanto piu' grave nel momento nel quale la risposta alla corruzione dilagante non puo' certo esaurirsi nel pur positivo provvedimento che riguarda l'autorita' anticorruzione. Anzi un coraggio maggiore sulla trasparenza, sulla controllabilita', sul sistema degli appalti sarebbe e continua ad essere necessario".
Zedde
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Inps, quasi completo il processo di fusione con l'Inpdap
Si avvia a conclusione il processo di integrazione di Inps, Inpdap e Enpals, grazie al quale l’Istituto assume il ruolo di unico gestore di tutto il sistema pensionistico pubblico, delle prestazioni a sostegno al reddito e di molte prestazioni a carattere assistenziale. Kamsin L'Inps ha infatti nel primo semestre 2014 esteso il processo di sperimentazione integrata del modello organizzativo di Direzione provinciale integrata a tutte le direzioni provinciali.
Ad oggi, secondo una nota diffusa dall'istituto risultano ancora da integrare soltanto le strutture delle tre aree metropolitane di Milano, Napoli e Torino, e le sedi provinciali di Monza e Fermo. Per quanto riguarda, invece, le Direzioni regionali, restano da integrare soltanto cinque di queste. Nell’ambito del programma di razionalizzazione logistica, sui 162 interventi individuati sull’intero territorio nazionale ne sono stati avviati 142, di cui 113 completamente realizzati. Infine, è stata rideterminata la dotazione organica di tutto il personale.
Zedde
Immigrati: Alfano annuncia, caserme per accoglienza profughi
Renzi, andare avanti su riforme Il 40,8% è una responsabilita'
- Roma, 14 giu. - Niente ricatti: sulle riforme si deve andare avanti. E non c'entra nulla la liberta' di coscienza e l'articolo 67: in Commissione si rappresenta il partito, in Aula si esercita il dissenso. Matteo Renzi prende la parola in assemblea per mettere fine alle polemiche. Lo fa a suo modo, snocciolando una "serie impressionante di cose da fare" nei prossimi mesi e rivendicando per se' e per il partito il successo delle europee.
Quel 40 per cento, ribadisce ancora una volta, mette tutti davanti a una grande responsabilita', perche' non e' un punto di arrivo, ma il segno di una scommessa da giocare d'ora in poi: "e' un'attestazione di speranza da parte degli italiani", che impone di mettere da parte quella "malattia delle correnti", il 'cognomificio' che parte dai renziani e porta ai bersaniani passando per altre correnti mutuate da questo all'altro esponente.
Per questo Renzi ricorda che gia' dalla prossima settimana si lavorera' a riforme, pubblica amministrazione, giustizia, senza dimenticare il capitolo Europa e la scuola. L'ordine del giorno dell'assemblea, tuttavia, recita elezione del presidente. Un vertice notturno a palazzo Chigi tra Renzi e il vice segretario Lorenzo Guerini porta a far cadere la scelta sul leader dei Giovani Turchi, Matteo Orfini. Il nome del giovane esponente romano era stato fatto con insistenza nei giorni scorsi e tuttavia la notizia coglie impreparati gli esponenti di Area Riformista.
Indiscrezioni, poi smentite dall'ufficio stampa del Pd, parlano di un ultimo tentativo fatto dalla minoranza per Nicola Zingaretti. Ma quello che non sembra essere piaciuto, come spiegato dal bersaniano Alfredo D'Attorre e' stato il modus operandi: non si e' tenuto conto, ha spiegato il deputato,"dei criteri individuati collegialmente". Ora, rimane il nodo della segreteria per la quale la minoranza di Area riformista lascia carta bianca al premier: "decida Renzi, quello che interessa e' la linea politica, ma non sono piaciuti i toni utilizzati dal presidente dei senatori Luigi Zanda e dallo stesso premier.
Resta da capire quali siano i luoghi di discussione in questo partito", conclude D'Attorre. L'idea del segretario, pero' e' di procedere in settimana al completamento della squadra che guida il partito. Il dissenso interno stenta a salire sul palco, Renzi randella Mineo per la battuta sull'autismo e la platea esulta. Pippo Civati non interviene: "Con questo clima da torcida e' inutile, ma resta il problema della discussione interna". Alla fine Walter Tocci interpreta il disappunto di questi giorni con un intervento molto applaudito: "Caro Matteo, hai dato una sberla alle mosche, qui non c'e' nessuno che vuole conservare il bicameralismo. Occupati di riforme da capo del partito, non da segretario del governo".
Renzi non replica dal palco, ma tira dritto sulle riforme che sono, spiega, "la precondizione per la crescita", ma anche perche' l'Italia conquisti un ruolo da protagonista in Europa. Alla vigilia del semestre europeo, il capo del governo mostra di avere una road map precisa delle cose da fare e del criterio da seguire: i nomi per il rinnovo delle istituzioni, dal consiglio europeo alla commissione, non sono il problema. La questione e', semmai, cambiare la Ue partendo dalla lotta alla disoccupazione - "c'e' un altra doppia cifra impressionante che ha davanti il quattro ed e' quella della disoccupazione giovanile" - e la scuola per la quale il premier propone, dopo i provvedimenti sull'edilizia, una cura che parta dal valore degli insegnanti: "Non e' possibile che chi si prepara ad entrare in una scuola lo faccia ormai svuotato di entusiasmo e consapevole di non poter nemmeno rimproverare un alunno senza incorrere nelle ire dei genitori".
Rinasce festa Unita', e si pensa alla fusione dei 2 giornali
La 'rivoluzione culturale' di Renzi passa pero' anche per la tv, con la riforma della Rai: cessione di quote di Raiway, riorganizzazione delle sedi regionali, ma soprattutto contenuti perche' "la Rai non e' piu' quella del maestro Manzi, ma e' quella dei politici che impongono i loro giornalisti". L'altra terapia Renzi riguarda la giustizia. Il processo telematico sta per partire, sia per la giustizia civile che per quella amministrativa, ma quello che serve e' altro e parte dal principio di presunzione di innocenza: "Non e' possibile che una persona si senta condannata solo per aver ricevuto un avviso di garanzia". Il garantismo, sottolinea Renzi, deve essere una bandiera, "per porre fine a vent'anni di derby ideologici su questo tema".
Il che non significa impunita', al contrario: Renzi invita ogni cittadino, tanto piu' chi ha incarichi nell'amministrazione pubblica, a "salire i gradini delle procure" non appena ha sentore di un reato che si sta compiendo.
Pd: rinasce festa dell'Unita', si pensa alla fusione dei 2 giornali
- Roma, 14 giu. - Matteo renzi all'assemblea Pd mette in campo una proposta che segna una piccola rivoluzione dopo anni di coesistenza dei due quotidiani Unita' ed Europa nell'area di riferimento del Pd. "Non ci possiamo piu' permettere due giornali diversi, due storie diverse". Il tema, in teoria era stato all'attenzione anche delle segreterie precedenti, ma le situazioni societarie delle due testate, la diversita' di origine e la tradizione storico politica del quotidiano fondato da Gramsci aveva sempre consigliato di soprassedere. Ora, complici i conti non rosei del partito e la crisi dell'Unita', Renzi ha deciso di provare nell'impresa. Obiettivo quello di salvaguardare il piu' possibile i livelli occupazionali, ma anche pensare a far collaborare in un modo o nell'altro le due testate in modo sempre piu' unitario. Nei giorni scorsi per l'Unita', di cui il Pd e' socio di minima minoranza, e' stato avviato dai soci l'iter di liquidazione. Mentre Europa, che riceve i fondi come organo della Margherita, da tempo ha privilegiato l'online rispetto al cartaceo. "Stiamo pensando alla soluzione migliore possibile per affrontare la sfida del futuro" spiega Francesco Bonifazi, tesoriere del partito. Una delle ipotesi a cui si lavora e' di capitalizzare il piu' possibile il brand 'l'Unita'', risolvere il problema dei debiti e sfruttare al meglio il web. Ma nessuno al partito si nasconde che legate alla eventuale fusione dei due giornali ci sono il problema del livello occupazionale da un lato, ma anche le sensibilita' legate alla storia dei due quotidiani dall'altro. "Il punto e' riuscire a voler bene alla nostra storia e chi vuole bene a una storia non la relega in un museo delle cere", ha spiegato Renzi. Insomma, se non si cambia, il rischio di morire e' dietro l'angolo. Per cominciare a valorizzare il brand 'Unita'', intanto, Renzi ha deciso di rilanciare il vecchio nome delle feste di partito: va in soffitta Festa democratica, che non ha mai scaldato gli animi e torna la Festa dell'Unita', con il suo bagaglio di ricordi e suggestioni. Un piccolo colpo per gli ex popolari, ammette scherzando il premier, che riferisce di un 'malore' avuto alla notizia dal suo vicesegretario, Lorenzo Guerini, di tradizione popolare. .
Esodati, il 16 Giugno scadono i termini per la quinta salvaguardia
Ultimissime ore per essere inseriti negli elenchi relativi alla quinta salvaguardia.
Le domande devono pervenire entro il 16 Giugno e devono essere inviate alla Dtl ( Direzione territoriale del lavoro) o all’ Inps. Kamsin Qui il software di Pensioni Oggi per verificare il rispetto dei requisiti per l'accesso alla salvagardia. Si rammenta che le categorie interessate sono le seguenti:
a) i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione anteriormente al 4 dicembre 2011 i quali possano far valere almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data del 6 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data del 4 dicembre 2011, qualsiasi attivita', non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (900 posti disponibili);
b) i lavoratori il cui rapporto di lavoro si e' risolto entro il 30 giugno 2012 in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo il 30 giugno 2012, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (400 posti disponibili);
c) i lavoratori il cui rapporto di lavoro si e' risolto dopo il 30 giugno 2012 ed entro il 31 dicembre 2012 in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, ovvero in applicazione di accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati dalle organizzazioni comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo la cessazione, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (500 posti disponibili);
d) i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato per risoluzione unilaterale, nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2007 e il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, successivamente alla data di cessazione, qualsiasi attivita' non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (5.200 posti disponibili);
e) i lavoratori collocati in mobilita' ordinaria alla data del 4 dicembre 2011 e autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione successivamente alla predetta data, che, entro sei mesi dalla fine del periodo di fruizione dell'indennita' di mobilita' di cui all'articolo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223, perfezionino, mediante il versamento di contributi volontari, i requisiti vigenti alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge n. 201 del 2011 (1.000 posti disponibili);
f) i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione anteriormente al 4 dicembre 2011, ancorche' al 6 dicembre 2011 non abbiano un contributo volontario accreditato o accreditabile alla predetta data, a condizione che abbiano almeno un contributo accreditato derivante da effettiva attivita' lavorativa nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2007 e il 30 novembre 2013 e che alla data del 30 novembre 2013 non svolgano attivita' lavorativa riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (9.000 posti disponibili).
I lavoratori delle categorie a, e, f presentano istanza di accesso all'Inps; alla direzione territoriale del lavoro i lavoratori delle categorie b, c e d. Per i lavoratori di cui alle lettere b) e c), la cui istanza e' corredata dall'accordo che ha dato luogo alla cessazione del rapporto di lavoro:
1 ) nel caso in cui si tratti di soggetti cessati in ragione di accordi ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, l'istanza e' presentata alla Direzione territoriale del lavoro innanzi alla quale detti accordi sono stati sottoscritti;
2) in tutti gli altri casi, l'istanza e' presentata alla Direzione territoriale del lavoro competente in base alla residenza del lavoratore cessato.
Per i lavoratori di cui alla lettera d) l'istanza e' presentata alla Direzione territoriale del lavoro competente in base alla residenza del lavoratore.
I lavoratori di cui alle lettere b), c) e d) conseguono inoltre il beneficio a condizione che la data di cessazione del rapporto di lavoro risulti da elementi certi e oggettivi quali le comunicazioni obbligatorie ai soggetti competenti sulla base delle vigenti disposizioni normative e regolamentari.
Zedde