Calcola quando si va in pensione
Controlla la prima data utile per andare in pensione dopo le novità introdotte dalla legge n. 207/2024 (Finanziaria 2025).
I requisiti per il pensionamento nel 2025 non subiscono grandi cambiamenti. Anche quest'anno la generalità dei lavoratori dipendenti ed autonomi iscritti alle forme di previdenza pubbliche obbligatorie in possesso di anzianità al 31 dicembre 1995 potranno incrociare le braccia al raggiungimento di 67 anni unitamente a 20 anni di contributi (pensione di vecchiaia) oppure al perfezionamento di 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne) unitamente ad una finestra mobile di tre mesi dalla maturazione dei requisiti (pensione anticipata).
La legge n. 207/2024 proroga di un anno la cd. «pensione anticipata flessibile» che maturano entro 62 anni e 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2025. Come lo scorso anno chi sceglie lo «scivolo» subisce l'applicazione del calcolo contributivo e sino al raggiungimento dell'età per il pensionamento di vecchiaia (67 anni) il rateo pensionistico così calcolato non potrà eccedere un valore pari a quattro volte il trattamento minimo Inps (cioè 2.413,6€ lordi al mese). La prestazione è accompagnata da un meccanismo di differimento nell'erogazione del primo rateo pensionistico dalla maturazione dei requisiti (cd. «finestra mobile») pari a 7 mesi per i lavoratori del settore privato e di 9 mesi per i dipendenti del settore pubblico.
E' prorogata sino al 31.12.2025 anche la sperimentazione dell'ape sociale che, come noto, consiste in un sussidio economico sino all'età di vecchiaia. L'età anagrafica per accedere alla prestazione resta pari a 63 anni e 5 mesi mentre il requisito contributivo è diversificato a seconda dei profili di tutela (30, 32 o 36 anni di contributi).
Il regime sperimentale donna si conferma con le restrizioni del passato. Può essere fruito dalle lavoratrici che si riconoscono in uno dei seguenti profili di tutela:
- assistano familiari in condizione di disabilità (cd. «caregivers») ;
- abbiano una invalidità civile riconosciuta di almeno il 74%;
- siano lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura della crisi d'impresa
Avvertenze
Il programma calcola il regime di accesso e delle decorrenze delle pensioni a partire dal 1° Gennaio 2012 per la generalità dei lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria secondo le regole attualmente vigenti. Sono ricompresi tutti i principali scivoli per il pensionamento sia per i lavoratori che ricadono nel sistema contributivo puro sia nel sistema misto (come ad esempio la pensione a 64 anni o le disposizioni in favore degli invalidi e dei quindicenni).
Il programma effettua il calcolo sino al 2065 utilizzando lo scenario demografico Istat 2021 per l'innalzamento dei requisiti anagrafici e contributivi ai fini del conseguimento della pensione. Tuttavia, dato che i valori di aspettativa di vita successivi al 2026 non sono noti in via ufficiale, i dati mostrati nel programma a partire dal 1° gennaio 2027 possono essere soggetti a variazioni qualora gli adeguamenti ufficiali alla stima di vita si scosteranno da quelli individuati negli scenari demografici appena citati. E' indispensabile, pertanto, ricontrollare nel tempo il risultato.
Si ricorda che il programma mostra la data di maturazione del diritto a pensione e la prima data utile per l'uscita. Ciò non significa che necessariamente il lavoratore debba uscire a tale data potendo questi, a seconda dei casi, continuare a restare in servizio.
PensioniOggi.it pur avendo elaborato il programma con la massima cura e scrupolo, non e' responsabile di eventuali danni derivanti da errori di calcolo. L'utente che utilizza il nostro software gratuito per il calcolo della pensione solleva PensioniOggi.it e i suoi ausiliari da qualsiasi responsabilità, ed è tenuto a verificare sempre la correttezza del calcolo prima di prendere qualsiasi decisione ufficiale.