Comparto Difesa e Sicurezza, nessuna abolizione delle finestre mobili
È stato pubblicato lo scorso 16 gennaio il regolamento di armonizzazione dei requisiti minimi di accesso al sistema pensionistico per quelle tipologie di lavoratori per le quali la riforma Fornero non aveva trovato immediata applicazione ai sensi dell'articolo 24, comma 18 del Dl 201/2011. Si tratta del DPR 157 del 2013 che ha fissato i nuovi requisiti armonizzati per accedere alla pensione per quelle categorie di lavoratori la cui attività svolta richiede una declinazione piu' favorevole rispetto ai requisiti pensionistici generali. IL DPR non è molto chiaro quando cita le Forze di Polizia. Da una attenta lettura dei combinati articoli di legge, sembra di capire che la finestra mobile dei 12 mesi previsti nel 2010, per questa categoria in divisa, siano stati eliminati. Vorrei un chiarimento in merito. Basilio da Oristano
La risposta si ritiene sia negativa, per ora. Il DPR 157 citava nel titolo anche il comparto difesa-sicurezza e vigili del fuoco e pubblico soccorso traendo l'interprete in errore circa il fatto che le disposizioni contenute fossero applicabili anche ai comparti in questione. Comparti che nello scorrere del testo non venivano tuttavia regolati. Il comunicato ufficiale pubblicato in GU numero 31 il 7.2.2014 ha tuttavia rettificato il titolo del DPR 157/2013 rinominandolo in: "Regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico di categorie di personale iscritto presso l'INPS, l'ex ENPALS e l'ex INPDAP, in attuazione dell'articolo 24, comma 18, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214".
Ciò ha escluso di fatto l'applicabilità delle regole contenute nel decreto al comparto difesa-sicurezza. La normativa per il comparto in questione resta dunque individuata dal Messaggio Inps 545/2013 (che ha confermato la disciplina delle finestre mobili) in attesa che venga eventualmente pubblicato un nuovo decreto "dedicato" settore in questione. Il Dpr 157/2013 costituisce infatti solo "una prima applicazione di quanto disposto dall'articolo 24, comma 18, Dl 201/2011".
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