Esodati, i prossimi passi dell'Inps
Sono un esodato BNL classe 1953, assunto nel dic.1973 con altre 37 settimane contributive derivanti da altro impiego. Dal 1/1/2009 sono in esodo con scadenza assegno contributivo 1/7/2013 , l'INPS al momento del collocamento mi comunicò che detto assegno era stato calcolato sulla base di 2080 settimane. Mi sono recato oggi all'INPS previo appuntamento e mi è stato comunicato che la data di decorrenza della pensione INPS sarà 1/7/2015 con 24 mesi di finestra da quanto precedentemente comunicatomi. Dai miei conteggi io dovrei andare in pensione il 1/7/2014. Avendo usufruito di 54 mesi dei 60 concessi dal Fondo di Solidarietà, potrei richiedere i restanti 6 residui per poter arrivare al 31/12/2013 ? Massimo
La situazione esposta è anomala. Le finestre mobili di decorrenza per la generalità dei lavoratori dipendenti sono pari a 12 mensilità (articolo 12, comma 2 del Dl 78/2010). Si consiglia un approfondimento della situazione presso un patronato.
Ciò premesso, in caso di slittamento della decorrenza della pensione a causa dell'applicazione delle finestre mobili, è possibile chiedere l'assistenza al fondo di solidarietà di settore se il regolamento del fondo prevede specifiche clausole di salvaguardia. E' necessario dunque rivolgersi all'Inps, o ad un rappresentante sindacale che ha seguito la procedura di esubero.
Ricordo piuttosto che il comma 5-bis del Dl 78/2010 ha precisato altresì che i lavoratori - in mobilità ordinaria e lunga sulla base di accordi ante 30 aprile 2010- che matureranno i requisiti per l'accesso al pensionamento a decorrere dal 1° gennaio 2011 e comunque entro il periodo di fruizione delle prestazioni di tutela del reddito potranno ottenere, con decreto del ministro del Lavoro, in deroga alla normativa vigente, la concessione del prolungamento dell'intervento di tutela del reddito per il periodo di tempo necessario al raggiungimento della nuova decorrenza del trattamento pensionistico. Tale prolungamento non godrà del riconoscimento della contribuzione figurativa.
Sono un' esodata nata a dicembre1955 e in mobilità dall' 8/09/2010 in base ad un accordo collettivo sindacale del 16/9/2009 ai sensi e per gli effetti degli artt. 4 e 24 della legge 223/91. Al 31/12/2012 maturerò 40 anni di contributi. A tutt' oggi non ho ricevuto alcuna lettera da parte dell' INPS.
Farò parte dei salvaguardati e in caso affermativo che cosa dovrò fare per ottenere la pensione e da quando questa partirà.Anna
Ritengo sia in possesso dei requisiti per essere inclusa nel gruppo dei 65 mila lavoratori salvaguardati posto che matura i 40 anni di contribuzione entro la fruizione dell'indennità di mobilità. E' opportuno rivolgersi alla sede inps di zona per accertare la propria posizione previdenziale. L'inps stilerà la graduatoria in base alla data di cessazione del rapporto di lavoro. La pensione - se confermata l'inclusione nella salvaguardia - decorrerà trascorse 13 mensilità dal perfezionamento dei 40 anni di contribuzione.
Sono un dirigente, nato a luglio 1952, che ha concordato con l’azienda l’uscita incentivata e chiuso il rapporto di lavoro a metà del dicembre 2008. Gli accordi prevedevano la copertura del periodo di preavviso di 11 mesi più una indennità.
A conclusione del periodo di preavviso, inizio dicembre 2009, la mia situazione contributiva era di 35 anni e 43 settimane e quindi con la prospettiva di poter andare in pensione con la quota 96 a agosto 2013 (finestra inclusa) con il metodo retributivo, versando 9 settimane di contributi volontari.
Non avendo trovato altre soluzioni lavorative, ho ottenuto la disoccupazione per un anno fino a metà dicembre 2010.
Ho chiesto nel frattempo l’autorizzazione ai contributi volontari che ho ottenuto il 18 dicembre 2010, finita la disoccupazione. Da tale data ho iniziato a versare i contributi per raggiungere in sicurezza i 36 anni di contribuzione. Ho versato CV fino a fine marzo 2011 per 13 settimane complessive.
Ad aprile del 2011 mi è stato proposto un contratto co.co.pro (gestione separata che non aveva impatti sulla situazione contributiva INPS ed il metodo retributivo per il calcolo della pensione) , prolungabile anche nel 2012. Così lavoravo, benché in maniera precaria, alla data del decreto Fornero.
In questa situazione quando potrò andare in pensione?
Credo di non poter essere tra i salvaguardati che hanno ottenuto l'autorizzazione ai contributi volontari e abbiano versato almeno una settimana, avendo lavorato dopo l'autorizzazione anche se in forma precaria ma avendo anche versato non pochi quattrini per i CV inutilmente.
Essendo del 1952, potrò usufruire delle sconto per i nati in quell'anno citato nel decreto e a quali condizioni?
Se è stata prestata attività lavorativa si è purtroppo esclusi dalla possibilità di accedere alla salvaguardia. Posto che ha maturato quota 96 entro il 31.12.2012 può comunque accedere alla pensione all'età di 64 anni in forza dell'articolo 24, comma 15-bis del Dl 201/2011.
Sono un esodato di poste italiane, ho risolto il rapporto di lavoro il 31/12/2010, con accordo indviduale (art.411). Autorizzato a prosecuzione volontaria dei contributi, con lettera INPS del 01/01/2011. Ho pagato i 16 mesi richesti per raggiungere i 40 anni ad aprile 2012.(sono del 54). Non ho ricevuto nessuna lettera. A maggio 2013 dovrebbe aprirsi la finestra per la pensione. Cortesemente, vorrei sapere se rientro nei 65.000 salvaguardati. E se fosse nagativo cosa succede? ERNESTO
Sì, è in possesso dei requisiti per essere tra i primi 65 mila salvaguardati. Il decreto fornero salvaguarda infatti un numero pari a 10.250 lavoratori autorizzati prima del 4 dicembre 2011 a condizione che: a) non abbiano ripreso l'attività lavorativa successivamente all'autorizzazione; b) abbiano almeno un contributo accreditato o accreditabile al 6 dicembre 2011; c) maturino la decorrenza entro il 6 dicembre 2013. Si consiglia dunque di rivolgersi alla sede inps di zona per le opportune verifiche del caso.
Sono nato il 30/08/1954 , sono uscito dal lavoro con accordo individuale il 31/12/2009 e coprivo un ruolo da dirigente. Sono stato autorizzato ad effettuare i versamenti volontari dal 01/01/2010 , al 30/06/2012 mi trovo accreditate 2063 settimane e dai calcoli che ho fatto dovrei, con i versamenti che andrò ad effettuare, al 11/10/2012 avere maturato 2080 settimane. Alla luce di quanto sopra le chiedo se rientro tra i salvaguardati considerato che non ho ricevuto nessuna lettera e che una incaricata dell'INPS, su mia richiesta, mi ha risposto che secondo lei io dovrò continuare a versare. Giuliano
Da quanto scrive è in possesso dei requisiti per essere tra i primi 65 mila salvaguardati. Il decreto fornero salvaguarda infatti un numero pari a 10.250 lavoratori autorizzati prima del 4 dicembre 2011 a condizione che: a) non abbiano ripreso l'attività lavorativa successivamente all'autorizzazione; b) abbiano almeno un contributo accreditato o accreditabile al 6 dicembre 2011; c) maturino la decorrenza entro il 6 dicembre 2013. Nel suo caso la decorrenza maturerebbe proprio nel mese di dicembre 2013. Tuttavia allo stato attuale non è possibile dire se il suo nominativo sarà tra i 65mila salvati. Ciò dipenderà dalla graduatoria che l'Inps stilerà nei prossimi mesi, graduatoria che sarà compilata sulla base della data di cessazione del rapporto di lavoro. Si consiglia dunque di rivolgersi alla sede inps di zona per le opportune verifiche del caso.
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