Esodati, in pensione con 40 anni di contributi
Sono nato il 7/11/1953. Mi sono laureato (5 anni) e ho iniziato a lavorare in azienda il 19/04/1978. Ho subito riscattato i 5 anni di università, riconosciuti validi da INPS.
Il 14/12/2010 ho sottoscritto con l’azienda la collocazione in mobilità per un periodo di 3 anni, sulla base di un accordo sindacale siglato nel novembre 2009 in Assolombarda dall’azienda, per la riduzione del personale. Il rapporto di lavoro è cessato il 31/12/2010.
Sono in mobilità ordinaria dal 8/5/2011, dopo i 4 mesi di preavviso.
Maturerò i 40 anni di contributi in aprile 2013 e compirò i 60 anni a novembre 2013.
La mobilità cesserà ad aprile 2014.
Secondo l’INPS e il patronato cui mi sono rivolto avrò diritto alla pensione SOLO a partire da novembre 2014. Ammesso che faccia parte della lista dei lavoratori salvaguardati. Per ottenere tale conferma il patronato ha inoltrato al Ministero l’istanza per l'accesso ai benefici per i lavoratori c.d. "salvaguardati".
Non ho ancora risposte.
Non mi hanno dato ulteriori spiegazioni sulle motivazioni legislative per cui l’inizio della pensione debba slittare così avanti (41,5 anni contributivi e 61 di età) pur essendo io in mobilità da ben prima della riforma.
È possibile che sia davvero così? Leggendo il DL di giugno 2012 io dovrei essere esentato dalla riforma Fornero, e andare in pensione con la norma precedente! Paolo Luigi
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