La prosecuzione del rapporto di lavoro sino a 70 anni è un diritto per il lavoratore
Sono nato nel maggio 1947e a fine 2012 ho raggiunto 39 anni 2 mesi di contributi Inps. Dato che lavoro in un'azienda del credito volevo sapere se e per quanto posso trattenermi in servizio al di là del 65° anno di età. La Riforma delle Pensioni non ha concesso la possibilità di prosecuzione del rapporto di lavoro sino a 70 anni? Gianni da Roma
Sì, la nuova disciplina sulle pensioni ha inciso anche sulla questione del proseguimento dell'età lavorativa oltre i limiti dell'età pensionabile. Il comma 4 dell'articolo 24 della legge 22 dicembre 2011, n. 214, di conversione, con modificazioni, del decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 (manovra Monti), afferma che il proseguimento dell'attività lavorativa è incentivato, fermi restando i limiti ordinamentali dei rispettivi settori di appartenenza, dall'operare dei coefficienti di trasformazione calcolati fino all'età di 70 anni, fatti salvi gli adeguamenti alla speranza di vita.
«Nei confronti dei lavoratori dipendenti, l'efficacia delle disposizioni di cui all'articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300 e successive modificazioni opera fino al conseguimento del predetto limite massimo di flessibilità».
Pertanto, non c'è più il precedente limite di età pensionabile fissato per tutti a 65 anni di età, visto che tale limite verrà gradualmente incrementato. Dunque si ritiene che fino a 70 anni il rapporto prosegua con il rispetto delle regole poste a tutela del posto di lavoro e quindi senza possibilità di recesso ad nutum da parte del datore di lavoro. Dopo i 70 anni il lavoratore potrà chiedere la prosecuzione e continuare a lavorare con l'accordo del datore di lavoro.
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