Maternità, accredito gratuito anche per chi è nel contributivo puro
Anche i soggetti privi di anzianità assicurativa al 31.12.1995 hanno diritto all'accredito figurativo del periodo corrispondente al congedo di maternità fuori dal rapporto di lavoro.
Sono nato nel 1958 e ho già raggiunto i requisiti per quota 100 come INPS (contribuzione dal 1980 al 2018). Sto attualmente contribuendo come commercialista e raggiungerò i 5 anni di contribuzione alla Cassa a fine 2022. A quella data vorrei esercitare il diritto al pensionamento per quota 100 e chiedere anche la pensione contributiva come commercialista. Riceverò due pensioni o una pensione unica e in tal caso mediante quale modalità?
Il lettore riceverà due pensioni autonome, una erogata dall'INPS sulla base dei contributi versati presso le gestioni INPS al raggiungimento dei requisiti per la cd. Quota 100; la seconda al raggiungimento dei requisiti per la cd. pensione unica contributiva a carico della CNPDAC. Essendo due prestazioni autonome il lettore dovrà presentare due distinte domande alle rispettive casse di previdenza.
Buonasera, volevo chiedervi la seguente informazione: ho concluso il rapporto di lavoro il 30 giugno 2021, ho avuto un periodo di inattività dal 1° luglio all'8 agosto 2021, sono stato riassunto dal 10 agosto al 19 agosto 2021 e poi sono andato in naspi (ci rimarrò sino al 2023). Vorrei sapere cosa mi conviene fare per colmare quel mese di vuoto contributivo.
Il lettore può presentare domanda di prosecuzione volontaria dell'assicurazione IVS se il "buco contributivo" si colloca nei sei mesi antecedenti la presentazione della domanda. In tal caso, infatti, l'autorizzazione ai volontari può avere efficacia retroattiva.
sono nato il 27 Dicembre 2021 ed a quella data maturo il requisito dell'età valido per QUOTA 100; il requisito contributivo dei 38 anni lo raggiungo con il riscatto di 4 anni di laurea per cui ho fatto domanda nel 2010 e che risulta in lavorazione. Nonostante i solleciti da parte del CAF non ho ricevuto alcun riscontro formale nè il calcolo del riscatto. Se mi rispondessero dopo il 31 Dicembre 2021 il diritto alla pensione con quota 100 è da considerarsi cristallizzato o devo pagare entro il 31 Dicembre?
Il lettore potrà presentare domanda anche dopo il 31 dicembre 2021 in quanto raggiunge, grazie al riscatto, il requisito contributivo necessario. Il diritto a pensione con quota 100, infatti, si cristallizza.
sono in polizia dal 1986 e il 1° novembre 2022 maturo i requisiti per la pensione ; se mi licenziano per il no vax posso fare i versamenti all'Inps per colmare i mesi mancanti?
La risposta è positiva. Dal 1997 la prosecuzione volontaria dell'assicurazione IVS è stata estesa anche agli iscritti ai fondi esclusivi dell'assicurazione generale obbligatoria.
Sono un dipendente comunale dal 1980 a tempo pieno fino al 2000, a questa data ho optato il part time al 30% fino ad oggi per poter svolgere la professione di Psicologo, unico modo così previsto dalla normativa per i dipendenti pubblici per poter effettuare lavoro autonomo. Ad oggi ho accumulato 41 anni e 5 mesi di contributi con un età di 62 anni. Il quesito è il seguente giacchè il part time mi consente di poter svolgere lavoro autonomo, se optassi per quota cento per logica dovrei poter continuare a poter svolgere l'attività autonoma contrariamente a quanto previsto dalla normativa quota 100 in quanto trattasi di mantenere di un diritto già acquisito con il part time? ( considerando che con 30% di stipendio posso svolgere l’attività autonome, con il 30% della pensione potrei continuare a svolgere ugualmente la libera professione senza limiti).
La risposta è negativa. Se il lettore si pensionasse con "Quota 100" incorrerebbe nel divieto di cumulo reddito pensione. La circostanza che attualmente svolge attività di lavoro autonomo contestualmente al rapporto di lavoro dipendente (part-time) non significa che potrà continuare a farlo una volta andato in pensione con quota 100.
Oggi ho trovato la risposta dì rigetto sul sito INPS.La mia sarà una pensione con metodo contributivo e arrivo ai 20 anni dì contributi minimi con 2 maternità accreditate fuori dal rapporto dì lavoro 1973 e 1977, maturando così 1.055 settimane dì contributi.
Ho 69 anni compiuti e il patronato a seguito del mio licenziamento mi ha consigliato dì fare direttamente domanda pensione perché con le 2 maternità ero in regola e scattava dal 1 novembre .
Purtroppo non hanno saputo dirmi all’INPS il vero motivo del rifiuto e mi hanno consigliato il ricorso.
È possibile che non mi accreditino i periodi maternità fuori rapporto lavoro perché rientro nel contributivo?
I periodi figurativi di maternità fuori dal rapporto di lavoro dipendente vengono riconosciuti anche ai soggetti privi di anzianità assicurativa al 31.12.1995. Si tratta di norma generale prevista dall'articolo 25 del dlgs n. 151/2001. Si rammenta che l'accredito è disposto a favore delle lavoratrici che possano vantare almeno 5 anni di contribuzione da lavoro dipendente al momento della domanda.