Mobilita' nella Riforma Fornero, in attesa del decreto l'attesa si allunga
Buongiorno,
reduce dalla lettura di numerose dissertazioni relative ai blocchi dei lavoratori ai quali saranno applicate le vecchie regole pensionistiche pre-Fornero, rimango costantemente preoccupato e ritengo di non riuscire a farmi una idea precisa di cosa potrà succedere nei prossimi anni e diventa devastante pensare di vivere nell’incertezza nei prossimi 3 anni in limbo grigio e scoprire al momento di accedere alla pensione che non ci saranno risorse.
Essendo un lavoratore collocato in mobilità ordinaria sulla base di accordi sindacali stipulati prima del 3 Dicembre 2011, dovrei secondo quanto detto rientrare tra i lavoratori ai quali saranno applicate le vecchie regole cioè lavoratori che matureranno i requisiti per il pensionamento( 40 anni di contributi) entro il periodo di fruizione dell'indennità di mobilità- di cui articolo 7 della legge 23 luglio 1991n. 223. Detto ciò prendendo in considerazioni la mia attuale situazione, che dovrebbe presumo essere simile a molti lavoratori messi in mobilità, quindi:
Accordo sindacale stipulato presso il Ministero del Lavoro il : 20 Giugno 2011
Cessazione del rapporto di lavoro : 31 Dicembre 2011
Contributi al 31 Dicembre 2011: 1937
Inizio mobilità : 01 Gennaio 2012
Fine mobilità : 36 mesi - 31 Dicembre 2014
Contributi per i 40 anni di lavoro requisito pensionistico –(2080) : 30 Settembre 2014
dovrei di fatto, per effetto dell'art 12, comma 2, Dl 78/2010 quindi considerando la finestra per coloro che maturano i requisiti per il pensionamento e aggiungendo i mesi definiti per l’effetto alle aspettative relative allungamento della vita che nel 2014 dovrebbero essere 3, accedere al trattamento pensionistico dal 1° Gennaio 2016.
Questo è quanto mi aspetto ad oggi, tuttavia rimango nel dubbio e mi sembra di capire che nonostante le rassicurazioni che il governo ci ha fornito cioè quelle di aver calcolato con abbondanza le risorse che verranno stanziate nei prossimi anni a copertura del fenomeno , l’area continua ad essere piuttosto grigia; dovrò quindi aspettarmi ulteriori cambiamenti che il decreto interministeriale del 30 Giugno definirà per conoscere le modalità e il numero di coloro che saranno ammessi al beneficio e quindi andare in pensione con le vecchie regole nei prossimi anni?. Cordiali Saluti Angelo
Confermo la conclusione tratta: sarebbe un soggetto salvaguardato. Un'unica precisazione: per effetto delle manovre estive del 2011 ritengo che la decorrenza tuttavia non sarebbe dal 1° Gennaio 2016 ma dal 1° Aprile 2016 in quanto - se matura i requisiti di accesso alla pensione indipendentemente dal requisito anagrafico nell'anno 2014 - le finestre mobili sono state portate a 15 mesi (cfr: art 12, comma 2, ultimo capoverso, Dl 78/2010 convertito dalla legge 122/2010 e modificato dall'articolo 18, comma 22-ter, Dl 98/2011 convertito dalla legge 111/2011).
Comprendo la frustrazione e la rabbia di non poter essere sicuri comunque di poter andare in pensione alla data prestabilita. Purtroppo, al momento attuale, non è possibile assolutamente avere certezza nè che le risorse stanziate siano sufficienti (l'area grigia dei salvaguardati è vastissima e sta dando filo da torcere ai tecnici che sono chiamati a comporre il decreto interministeriale) né che tale documento (o le circolari interpretative dell'Inps che seguiranno) non pongano ulteriori condizioni da rispettare per accedere alla salvaguardia (come spesso ci hanno abituati...).
Un Cordiale Saluto