Pensione anticipata, servono 41 anni e 6 mesi dal 2014 per le donne
Sono nata nel 1960 e sono dipendente pubblica a tempo indeterminato, senza interruzioni di servizio, con iscrizione previdenziale ex Inpdap, a far tempo dal settembre 1979. Percepisco già una pensione di reversibilità in quanto vedova. Alla luce detta riforma Fornero, chiedo se sia possibile ottenere la pensione anticipata l'anno prossimo, con 35 anni di contributi versati, applicando te riduzioni dell'1%-2% per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni di età (per un totale di riduzione dei 14% sull'assegno pensionistico) e quando mi verrà corrisposta la prima rata di pensione. Inoltre, chiedo se la pensione di reversibilità, attualmente pari al 40% di quella che sarebbe spettata a mio marito, rimane invariata in termini percentuali. Adelaide da Palermo
No, la lettrice non può andare in pensione con 35 anni di contributi, anche subendo la penalizzazione per gli anni mancanti all'età anagrafica di 62 anni, in quanto, ai sensi della legge n. 214/11 di riforma delle pensioni, nel 2014 le lavoratrici, per poter andare in pensione anticipata devono aver maturato 41 anni e 6 mesi di contributi. Quindi, a legislazione vigente, considerato l'adeguamento dei requisiti pensionistica alla speranza di vita, maturerà il diritto a pensione al raggiungimento di 42 anni e 5 mesi di contributi, previsti nel febbraio 2022. Per quanto riguarda la percentuale di riduzione della pensione di reversibilità, prevista dall'articolo 1, comma 41 della legge 335/95, occorrerà attendere di conoscere l'importo della pensione che percepirà al momento del pensionamento.
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