Pensione di vecchiaia, per le donne si allunga fino a 67 anni nel 2022
Preg.mo Dott.Rossini Sono nata il 3/03/1955 il 30/10/2010, con 35a e 3m di versamenti (impiegata nel campo assicurativo) mi sono dimessa per problemi di salute (...). Ho scritto anche alla D.ssa Fornero per chiederLe come devo fare perchè ciò che avevo acquisito con tanti sacrifici mi è stato tolto senza avere la possibilità di essere considerata almeno Esodata . E no!. Nel 2013 non avrò requisiti.
PregandoLa di non parlarmi della possibilità di andare in Pensione con i famosi 57anni e 35 di contributi perchè mi rifiuto, cortesemente mi potrebbe indicare in quale anno potrò andare in pensione (Donna nel privato)
Ovviamente esprimo il mio profondo rammarico per la situazione esposta e per la gravità dei problemi sollevati. Purtroppo, come immagina, noi possiamo solo limitarci ad “osservare” le norme introdotte dal legislatore e a dare un modesto contributo. Le modifiche al sistema pensionistico introdotte sono molto dure, non ci sono dubbi, direi senza precedenti.
In linea generale le nuove regole pensionistiche, laddove non si rientri nella disposizione salva esodati ed escludendo il pensionamento sperimentale donna (di cui avrebbe tuttavia i requisiti per l'accesso), prevedono un forte allungamento dei requisiti per il pensionamento.
Nel caso di specie, lavoratrice donna del settore privato, il trattamento di vecchiaia sarà raggiunto il 1° Giugno 2022 all'età di 67 anni e 2 mesi circa (la data può subire alcune variazioni perchè dipende dall'adeguamento all'aspettativa di vita Istat). Questo se la contribuzione rimane ferma a 35 anni.
E' possibile conseguire la pensione anche prima di tale data a condizione tuttavia che si raggiunga un maturato contributivo pari a 41 anni e 5 mesi dal 2013 (con requisiti lentamenti crescenti con il passare del tempo).
Ricordo tuttavia che potrebbero esserci novità nei prossimi tempi o nuove forme di ammortizzatori sociali. E' presto tuttavia per parlarne.
Un Cordiale Saluto