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Appello di Renzi da Assisi Riparariamo sistema lavoro
- Assisi, 4 ott. - Se San Francesco si reco' da Assisi a Roma per spiegare cosa stava accadendo nella propria citta', con il primo nucleo di quello che sarebbe diventato l'ordine francescano, Matteo Renzi da Roma arriva ad Assisi per spiegare quello che accade al Paese. Dal balcone del Sacro convento di Assisi che domina la piazza comunale, Renzi saluta cosi' la folla dei pellegrini arrivata per partecipare alle celebrazioni del santo patrono d'Italia: "Ho fatto il percorso inverso di Francesco, lui usci' dalla sua citta' per andare a Roma", da Papa Innocenzo III, "a spiegare cosa stava succedendo qui, mentre io da Roma sono venuto qui da voi a spiegare cosa sta succedendo nel Paese". Il primo messaggio che Renzi vuole dare alla folla riguarda "un tema importante, fondamentale nel messaggio di San Francesco: tutti ricordiamo il riferimento del Cantico delle creature a fratello Sole e sorella Luna. Per questo voglio sottolineare che quest'anno ci saranno tanti appuntamenti sul tema dell'ambiente ed e' importante che chi e' impegnato in politica e viene ad Assisi dedichi una riflessione su questo". Alla bellezza italiana Renzi fa riferimento anche quando si richiama al concetto francescano di "perfetta letizia", e spiega : "Chi di noi oggi festeggia l'onomastico del proprio figlio sa che Francesco e' un nome speciale, ancora piu' bello perche' ognuno puo' declinarlo a proprio piacere. C'e' chi lo chiama Franci e chi lo chiama Ciccio. Quello che non dobbiamo mai dimenticare e, pero', il nostro nome: dobbiamo ricordare che noi ci chiamiamo Italia e siamo custodi di enormi bellezze. Nonostante le difficolta' dobbiamo essere, quindi, devoti al nostro patrono e alla bellezza alla quale lui ci richiama". Certo, l'atmosfera mistica di Assisi non fa dimenticare al premier quali sono le priorita' del Paese sulle quali il governo e' impegnato: "C'e' da riparare il sistema del lavoro e il mio pensiero va alle donne e agli uomini che in questo momento, a Terni, aspettano la fine di una vertenza molto dura. C'e' poi da mettere a posto la scuola, perche' senza di essa non c'e' futuro. Infine dobbiamo lavorare sulla Pubblica amministrazione". "Va e ripara la tua casa, diceva San Francesco" e questo messaggio vale per il nostro paese: c'e' da riparare molte cose, inanzitutto il sistema del lavoro, ma nei prossimi mesi sono molte le cose che dobbiamo fare", ha detto il premier Matteo Renzi ad Assisi. "Dobbiamo mettere a posto il sistema dell'istruzione, della scuola, perche' senza la scuola non c'e' futuro. Poi la Pubblica amministrazione e la giustizia", ha concluso Renzi. .
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Tasi 2014, le regole per gli immobili diversi dall'abitazione principale
I contribuenti dovranno verificare le delibere Tasi dei Comuni sugli immobili diversi dall'abitazione principale, perchè in molti casi si è decisa l'applicazione della nuova imposta solo sull'abitazione principale.
Kamsin I possessori di immobili diversi dall'abitazione principale dovranno verificare le delibere comunali per comprendere se, oltre all'Imu, dovranno pagare anche la Tasi. La Tasi colpisce sia i fabbricati che le aree edificabili, con la sola esclusione dei terreni agricoli. Molti Comuni, per semplificare, hanno però deliberato di applicare la Tasi solo sull'abitazione principale lasciando l'Imu sugli altri immobili. In tali enti pertanto, i contribuenti dovranno pagare solo l'Imu (l'acconto era previsto per lo scorso 16 Giugno e il saldo Imu dovrà essere pagato entro il prossimo 16 dicembre).
I contribuenti nei Comuni che hanno invece applicato anche la Tasi sugli immobili diversi dall'abitazione principale dovranno pagare entrambe le imposte, nel rispetto del tetto massimo di aliquota previsto dalla legge, pari al 10,6 per mille o, a certe condizioni, all'11,4 per mille. E se questi comuni hanno pubblicato le aliquote per la prima volta entro lo scorso 18 settembre, l'acconto Tasi dovrà essere pagato entro il 16 ottobre ed il saldo il prossimo 16 Dicembre. Restano invece ferme le date sopra indicate per il pagamento dell'Imu.
Per quanto riguarda le aliquote si ricorda che l'aliquota base Imu è il 7,6 per mille che i Comuni possono variare sino ad un massimo del 10,6 per mille e un minimo del 4,6 per mille. Per la Tasi l'aliquota base è l'1 per mille, che può essere azzerata o elevata sino al massimo del 2,5 per mille. I Comuni possono anche aumentare l'aliquota di un altro 0,8 per mille per finanziare detrazioni sulle abitazioni principali. Per l'Imu, i contribuenti dovranno fare riferimento alle aliquote pubblicate sul sito delle Finanze entro il 28 ottobre. Entro tale data il Comune può modificare le misure già pubblicate ma la delibera non può essere adottata oltre il 30 settembre, data di approvazione del bilancio di previsione. In assenza di delibere il contribuente dovrà utilizzare per il pagamento del saldo le aliquote in vigore nel 2013.
La base imponibile - Le regole di determinazione della base imponibile sono identiche per entrambi i tributi. Si parte dalla rendita catastale, la si rivaluta del 5%, e si moltiplica l'importo per i coefficienti di legge: 160 per le unità abitative, 140 per i fabbricati di categoria catastale B, C3, C4 e C5, 80 per i fabbricati di categoria catastale D5 e A10, 65 per i fabbricati di categoria catastale D, ad eccezione di D5, 55 per gli immobili C1.
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Renzi contestato a Ferrara Martedi' vertice con i sindacati
- Roma, 3 ott. - L'Italia rispettera' il vincolo del 3%, anche se e' "un parametro del passato". In un'intervista alla Cnn, Matteo Renzi torna a garantire che il governo italiano rispettera' i parametri europei, ma mette in guardia: "Questo e' un momento molto pericoloso, dobbiamo cambiare l'Europa", perche' il "problema e' la direzione. Ritengo sia assolutamente importante ridurre il potere della burocrazia in Europa".
Il premier, inoltre, difende ancora le scelte della Francia: "l'Italia e' un Paese che ha perso credibilita' perche' non ha rispettato i parametri nel passato. Quindi la posizione italiana e' chiara: noi rispettiamo il parametro del 3%". Detto questo, "se il presidente francese decide per la Francia un importante distacco dai parametri, nessuno puo' dire che non e' corretto". Ma e' soprattutto sul fronte interno che si concentra l'azione di Renzi, contestato a Ferrara con fischi e lanci di uova, al quale replica con "un sorriso": "La prima cosa e' il rispetto delle idee anche quando non la pensano come me. A chi non ha altri argomenti rispetto alle uova, noi continuiamo a rispondere con il sorriso e con la voglia di andare avanti nonostante i tentativi di tappare la bocca.
Quanto alla polemica nel Pd sul calo del numero di tessere, il presidente del Consiglio replica secco: "Il Pd ha preso il 40,8% alle Europee, ovvero il 16% in piu' delle politiche, ha fatto tre elezioni regionali e le ha vinte, ha vinto nel 73% dei comuni italiani. A qualcuno piace il Pd che ha 400mila iscritti ma prende il 25%, a qualcun altro invece piace quello che prende il 40% e vince la partita delle idee, che e' la piu' importante". Dal palco del Festival di Internazionale, il presidente del Consiglio annuncia che martedi' vedra' i sindacati, ma non cede di un millimetro sul jobs act: "Sento dire, 'se dici queste cose sei di destra'. Ma per me destra e' conservare le cose come stanno. La sinistra e' quella che cambia e investe sui diritti di quelli che sono stati dimenticati".
E fuga ogni dubbio su un possibile esecutivo di larghe intese, qualora Forza Italia voti a favore della riforma del lavoro: "Non sara' cosi'". Il premier rivendica il patto del Nazareno, ricordando che verte sulla riforma elettorale e sulla riforma costituzionale e spiega che continuera' a parlare con Silvio Berlusocni finche' "continueranno a votarlo perche' rispetto gli italiani e la democrazia". Renzi fissa poi il timing delle riforme: entro meta' novembre il ddl costituzionale iniziera' il suo iter alla Camera, dopo sara' la volta dei diritti civili, con un intervento sulla cittadinanza che preveda uno "ius soli temperato".
Quanto alla giustizia, il premier non ha dubbi: va prevista la responsabilita' civile delle toghe, perche' "e' sacrosanto che chi sbaglia deve pagare". - "La situazione economica della crescita e' terribile, ora siamo a meno 0,2 e sara' molto difficile riuscire a invertire entro dicembre questo segno. Ma abbiamo arrestato la caduta, anche se sono dati devastanti", ammette Renzi a Ferrara. Il premier difende l'operato del governo: "Mi piacerebbe essere contestato per i fatti, lo accetterei, ma sentirmi dire che non abbiamo fatto niente da quelli che per vent'anni hanno commentato in silenzio o sono stati colplici di chi davvero non ha fatto niente, mi sembra un'occasione persa per il dibattito in Italia".
Renzi ha ricordato le ripetute critiche e lo scetticismo della stampa per la misura degli 80 euro in busta paga: "L'errore e' stato mio forse per aver comunicato con le slide, dirlo in modo piu' chiaro e forse anche piu' superficiale corre il rischio di farti passare per quello che fa solo l'annuncio, ma la differenza tra l'annuncio e il non annuncio non e' il modo in cui lo presenti ma se la fai o no". Infine una stoccata ai presidenti delle societa' di calcio: "devono pagare gli straordinari delle forze dell'ordine attive negli stadi. Non e' giusto che paghino i cittadini, se li paghino le societa', con buona pace di Tavecchio e Lotito". .
Procura Milano: Bruti 'caccia' Robledo dal pool anticorruzione
- Milano, 3 ott. - Riparte lo scontro a Milano tra il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati e il suo 'aggiunto' Alfredo Robledo. Il primo ha tolto infatti al secondo la delega a capo del dipartimento anticorruzione, che ha avocato a se, e lo ha assegnato provvisoriamente al pool esecuzione delle pene. La decisione rientra nei poteri concessi dalla legge al procuratore capo ma in passato nessuno li aveva esercitati.
E lo stesso Bruti non ha esitato a farlo notare: "Sono il procuratore e, dopo quello che e' successo davanti al Csm e visti i contrasti che ci sono e che ci sono stati, ho deciso di prendere questa decisione". Il procuratore contesta al suo vice inoltre una generale ritrosia nel fornirgli informazioni sulle indagini che stava conducendo e alcuni episodi specifici di cattiva conduzione dell'ufficio.
Secondo Bruti, Robledo non gli avrebbe garantito un flusso di informazioni trasparente e continuo sulle indagini che stava svolgendo. Inoltre, tra gli episodi specifici, avrebbe sbagliato a far condurre le indagini sugli agenti della Polfer di Lambrate accusati di irregolarita' nelle operazioni anti - droga dai carabinieri e non dallo stesso corpo a cui appartenevano i poliziotti indagati, come di prassi accade.
Sul 'tavolo', Bruti mette anche il procedimento in cui 4 banche estere erano accusate di truffa ai danni del Comune di Milano. Il 3 luglio scorso Bruti aveva fatto pervenire a Robledo una lettera in cui gli chiedeva tutti gli atti del processo "per procedere a un esame dei vari aspetti dell'indagine". In appello, banche e dipendenti degli istituti di cre
I due magistrati sono da tempo al centro di una lunga battaglia che nei mesi scorsi che e' sfociata in un esposto al Csm da parte di Robledo che aveva contestato al suo capo di aver violato i criteri nell'assegnazione dei procedimenti. Ad Alfredo Robledo resteranno le indagini in corso in materia di corruzione di cui e' titolare o co-assegnatario.
Bruti, in una mail inviata ai suoi collaboratori per spiegare la decisione, fa riferimento a un "provvedimento debitamente motivato trasmesso al consiglio giudiziario e al Csm e ai procuratori aggiunti interessati in base all'articolo 1 comma 4 decreto legislativo 106 del 2006 e al punto 11 dei vigenti criteri di organizzazione dell'ufficio". Sempre in questa circolare, Bruti informa che il procuratore aggiunto Nunzia Gatto passa dal ruolo di capo del pool esecuzione delle pene al posto del collega Nicola Cerrato al vertice del pool ambiente e salute.
Robledo viene provvisoriamente messo da Bruti al posto della Gatto. Tra le indagini che Robledo manterra', ci sono quelle sui rimborsi regionali, sulla Sea e sulla Lega. La 'guerra' che aveva visto protagonisti i due magistrati nei mesi scorsi si era chiusa con il Csm che aveva trasmesso alla Procura generale della Cassazione la valutazione di alcuni profili di entrambi i magistrati. Il nuovo Csm, che si e' appena insediato, dovra' ora esprimersi anche sulla decisione con la quale Bruti ha di fatto, esautorato Robledo dalla guida del pool anticorruzione.