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Renzi contestato a Milano Vogliamo casa e lavoro
Bonus mobili 2014, niente da fare contro il vincolo legato alle ristrutturazioni
Stop allo svincolo del bonus mobili da quello relativo agli interventi di recupero edilizio. Le commissioni non trovano le coperture.
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Dall'esame in Parlamento del "decreto casa" (D.L. n. 47/2014), emergono alcune novità. In particolare, dal decreto ora in esame al Senato emerge che, per il bonus mobili, cioè la detrazione del 50% per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione, torna il vincolo secondo il quale il bonus è riconosciuto solo se la spesa è inferiore a quella dei lavori di ristrutturazione. Non ci sarebbero, infatti, le coperture per svincolare il bonus mobili da quello relativo agli interventi di recupero edilizio.
Alla commissione Bilancio del Senato sono in attesa comunque della relazione tecnica del governo. Il nodo è rappresentato dalle coperture. “E' evidente che su questo argomento il Governo interverrà – assicura Mirabelli. Il suo 'collega' relatore l decreto legge casa, Stefano Esposito (Pd), ha già chiesto l'intervento del governo per cercare di correre ai ripari.
La parola, come accade sempre in questi casi, tocca ora al Ministro dell'Economia. Ma a quanto pare i relatori hanno già parlato con il ministro Lupi che si è impegnato a parlare a sua volta con Padoan. Lo stesso Tesoro proprio sul bonus mobili ha fatto sapere di non avere particolari obiezioni, considerando che una norma simile in passato ha già ottenuto il via libera della Ragioneria. Il problema principale, viene riferito, sarebbe costituito dalla retroattività della norma (che sarebbe valida a partire da giugno 2013) a causa dei costi, che però secondo alcuni conti dovrebbero essere più che compensati dalle entrate.
Decreto Lavoro, aumentano i benefici sui contratti di solidarietà
Aumenta dal 25 al 35 per cento la percentuale della riduzione dell’ammontare della contribuzione previdenziale ed assistenziale.
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Il Decreto Lavoro in discussione alla Camera contiene, tra le varie norme, anche quella relativa ai contratti di solidarietà della quale si parla poco. Si tratta invece di un intervento fortemente collegato all’attuale situazione di crisi che può consentire un più largo utilizzo di uno strumento che, ridistribuendo l’orario di lavoro, può impedire i licenziamenti e l’utilizzo della cassa integrazione. Va sottolineato il fatto che sui contratti di solidarietà è stata apportata una correzione che aumenta dal 25 al 35 per cento la percentuale della riduzione dell’ammontare della contribuzione previdenziale ed assistenziale. La misura è contenuta nell’articolo 5 in cui si prevede, a favore del datore di lavoro che stipula contratti di solidarietà, un beneficio che consiste nella riduzione provvisoria della quota di contribuzione previdenziale a suo carico per i soli lavoratori interessati da una riduzione dell’orario di lavoro superiore al 20 per cento.
Si tratta di un miglioramento che può agevolare l’utilizzo di questo strumento da parte delle imprese. Chi ha avuto modo di entrare a contatto con le aree che hanno particolari situazioni di crisi occupazionale, dai problemi degli stabilimenti Electrolux alla Lucchini di Piombino, si rende perfettamente conto di quanto sia importante avere, accanto ad interventi di politica industriale settoriale, anche adeguati strumenti di tutela dell’occupazione. Inoltre il Decreto prevede, dall’anno 2014, che il tetto di spesa per i contratti di solidarietà sia pari a 15 milioni di euro.
Berlusconi: ex ministro Geithner, nel 2011 complotto contro lui
Renzi: da prossimo anno denuncia redditi inviata a casa
Altro...
Pensioni: il premier 80 euro? Prossimo anno pensiamo a 'San Nonno'
- Roma, 12 mag. - "Il prossimo anno arriviamo ai pensionati". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Quinta Colonna. "Non mi piace fare le promesse, ma ai nonni bisognerebbe dedicare un santo: San Nonno". "Per i pensionati faremo la stessa operazione degli ottanta euro, ma la faremo dal prossimo anno. prima non ce la facciamo", ha spiegato Renzi.
GRILLO E' UNA PERSONA TRISTE CHE SA SOLO INSULTARE
"Fa male al cuore sentire gente come Grillo che grida e insulta quando invece l'Italia ha bisogno di risposte. Mi colpisce questa sua tristezza", ha detto Renzi. "Non e' uno che guarda in faccia Grillo, ma sono amareggiato come italiano erche' dice che gli ottanta euro non li vuole, ma la signora che arriva a fine mese con difficolta' li vuole. Poi quando c'era da eliinare le province, lui stava con Brunetta, perche' quello che vuole e' solo offendere e insultare. Mi stupisce che non si voglia riconocere quello di cui ha bisogno l'Italia". "La cosa che mi dispiace di grillo e' che tante persone che l'hanno votato stanno li' che si mangiano le mani perche' speravano che tagliasse gli stipendi dei grandi manager, vendesse le auto blu...Invece siamo noi a fare queste cose e lui gioca contro, sembra quasi che gofa se le cose vanno male". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Quinta Colonna. "L'Italia ha bisogno di posti di lavoro non di chi grida e basta".
NON CE L'ABBIAMO CON LE BANCHE MA BASTA FAR PAGARE ITALIANI
"Le banche servono, noi non ce l'abbiamo con le banche. Chi ha un mutuo, come me, sa che le banche sono importanti. pero' in questi anni hanno fatto il fondo salva banche, il fondo salva stati e agli italiani non ci ha pensato nessuno", ha spiegato Renzi.
IN TRE ANNI PORTIAMO MUNICIPALIZZATE DA 8MILA A MILLE
"Ci sono ottomila aziende partecipate, soprattutto dai comuni, con ottomila consigli di amministrazione, ottomila amministratori delegati. Portiamole a mille nei prossimi tre anni". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Quinta Colonna. "Chi le riduce conserva i finanziamenti dello Stato, chi fa il furbo perde i finanziamenti dello Stato". .
Renzi, Expo grande opportunita' I delinquenti vanno fermati
I soldi a Matacena da un conto corrente della Camera
- Reggio Calabria, 12 mag. - Esisterebbe un conto corrente bancario, aperto presso la tesoreria della Camera dei Deputati, attraverso il quale sarebbero partiti dei soldi destinati ad Amedeo Matacena Jr., l'ex deputato di Forza Italia latitante a Dubai dopo una condanna definitiva a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Su quel conto sarebbe dovuto transitare anche il denaro per finanziare il trasferimento di Matacena in Libano.
Matacena "con Berlusconi rapporti cordiali"
Questo e' quanto emerge da un'intercettazione del 5 febbraio scorso, nell'ambito dell'operazione Breakfast, quando gli investigatori della Dia ascoltano la telefonata tra l'ex ministro Claudio Scajola, arrestato per procurata inosservanza di pena, e la moglie di Matacena, Chiara Rizzo, anch'ella destinataria di misura cautelare. Senonche' da un lato, secondo ambienti della Camera, non esistono conti correnti presso la Tesoreria della Camera intestati a singoli deputati o ex deputati, in quanto "i conti correnti bancari gestiti dal Servizio Tesoreria della Camera dei Deputati sono intestati alla stessa Camera dei Deputati, e sono utilizzati esclusivamente per la regolazione di partite contabili connesse all'attivita' istituzionale di quest'ultima".
D'altro canto, invece, intervistato via Skype, lo stesso Amedeo Matacena ha confermato all'AGI "ho un conto corrente alla Camera", spiegando pero' che su quel conto sono transitati soltanto i pagamenti per l'assistenza sanitaria ai parlamentari e ai propri familiari, con quote da pagare semestralmente, e negando che tramite quel conto gli siano mai pervenuti soldi durante la latitanza. "Basta prendere l'estratto conto - ha affermato Matacena - per vedere quali sono stati i movimenti, un conto che e' sempre stato a zero o quasi". Zero, come il ricordo che di Matacena conserva Silvio Berlusconi, che intervistato da Tgcom24 dell'ex armatore ha detto: "Questo Signor Matacena io non me lo ricordo. Sara' stato deputato di Forza Italia vent'anni fa ...". "I miei rapporti con Berlusconi all'epoca erano cordiali come quelli di tutti gli altri colleghi, assolutamente normali". Ha risposto Matacena sul punto, affermando che "posso comprendere che il presidente Berlusconi non si ricordi di me con tutta la gente che ha avuto all'interno del Parlamento, sia alla Camera che al Senato, per cui non la vedo una cosa particolarmente strana da sottolinearsi".
Chi non l'ha dimenticato e' l'ex ministro Claudio Scajola, con cui i rapporti "risalgono alla mia elezione alla Camera dei Deputati nel 94, sono sempre stati molto cordiali, si sono intensificati - ha evidenziato Matacena - quando ci siamo trasferiti a Montecarlo". Matacena spiega cosi' l'interessamento di Scajola: "E' una persona che ha dei grandi valori umani, e sicuramente in questa situazione, essendo come un padre per mia moglie, lei gli ha chiesto aiuto, e che lui abbia cercato di aiutarla la ritengo una cosa moralmente importante". Intanto questo pomeriggio e' stata rinviata a mercoledi' (per mancanza di alcuni documenti) l'udienza per l'estradizione di Chiara Rizzo, fermata ieri pomeriggio dalla polizia francese. "Ha dimostrato grande coraggio - ha detto Matacena - nel prendere la decisione di tornare, ha chiesto il divorzio perche' non condivide la mia decisione di andare via, io preferisco aspettare i ricorsi da uomo libero, e non in carcere". .
Expo: Renzi, grande opportunita' I delinquenti vanno fermati
- Roma, 12 mag. - L'Expo e' una grandissima opportunita' per per gli italiani. In tanti mi dicono 'non mischiare la tua faccia che e' pulita con questi'. Io preferisco rischiare di perdere qualche punto nei consensi e non perdere una grande opportunita'. Non si devono fermare lavori si devono fermare delinquenti". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi interpellato dai giornalisti fuori Palazzo Chigi ribadendo di avere "assolutamente" fiducia in Giuseppe Sala, commissario dell'Expo.
Il premier: "gigantesca chance di posti di lavoro, non la spreco"
Iintanto Angelo Paris, il manager di Expo2015 arrestato nell'ambito dell'indagine che tocca anche alcuni appalti relativi alla manifestazione, ha chiesto al gip di Milano, Fabio Antezza, l'autorizzazione ad inviare alla societa' per cui lavora una lettera di dimissioni. Paris ricopre il ruolo di direttore generale della divisione Construction and dismantling e responsabile dell'Ufficio contratti di Expo2015 Spa. Durante l'interrogatorio di garanzia, che si e' svolto nel carcere di Opera, Paris ha risposto per circa due ore alle domande del gip (erano presenti anche i pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio) stando a quanto riferito dal suo legale, Luca Troyer, "ha chiarito la sua posizione". Ha rilasciato dichiarazioni spontanee, invece, Sergio Scattozzo, ex segretario regionale ligure dell'Udc, che si e' avvalso della facolta' di non rispondere alle domande del gip.