Ballottaggi: domani si vota in 139 Comuni, 4,2 milioni alle urne
- Roma, 7 giu. - Nuovo appuntamento con le urne per 4.249.450 italiani, 2.030.531 uomini e 2.218.919 donne. Domani, domenica 8 giugno, dalle 7 alle 23, a seguito del primo turno del 25 maggio, si tornera' a votare per il ballottaggio in 139 Comuni compresi nelle 15 regioni a statuto ordinario e in Sardegna, dove e' interessato il solo comune di Alghero, in provincia di Sassari. Dei 139 Comuni coinvolti dal voto (l'elenco completo e' disponibile sul sito del Viminale, all'indirizzo www.interno.gov.it), 16 sono capoluoghi di provincia. Le sezioni elettorali saranno 5.258. Lo scrutinio avra' inizio nella stessa giornata di domani, al termine delle operazioni di voto e dopo il riscontro del numero dei votanti. Domani si svolgera' il turno di ballottaggio anche in un Comune del Friuli Venezia Giulia (Porcia, provincia di Pordenone) e in 8 Comuni della Sicilia (nell'isola si votera' domenica dalle 8 alle 22 e lunedi' 9 dalle 7 alle 15): tutte le informazioni sul turno di ballottaggio nelle due regioni sono reperibili sui relativi siti internet. Per il ballottaggio - ricorda il Viminale - si sceglie solo tra i due candidati sindaci che hanno ottenuto, al primo turno, il maggior numero di voti: l'elettore vota tracciando un segno sul rettangolo entro il quale e' scritto il nome del candidato prescelto. E dal momento che il turno di ballottaggio costituisce una prosecuzione delle operazioni del primo turno, possono votare "solo coloro che abbiano maturato il diritto di elettorato entro il giorno di domenica 25 maggio 2014, data in cui si e' svolta la votazione del primo turno". Questi ultimi potranno naturalmente partecipare al turno di ballottaggio anche se non si siano recati a esprimere il voto in occasione del primo turno. Il ballottaggio varra' anche come prima verifica dei risultati elettorali di due settimane fa, sebbene un confronto sia statisticamente poco omogeneo visto che in quell'occasione si era votato anche per le europee. Nei 16 capoluoghi di provincia, il candidato di centrosinistra parte in vantaggio in 12 casi (a Vercelli, Biella, Verbania, Bergamo, Padova, Modena, Livorno, Perugia, Terni, Pescara, Bari e Potenza), quello di centrodestra in quattro (Cremona, Pavia, Teramo e Foggia). .