Mutuo tasso rinegoziabile: come funziona e perché sceglierlo
I tassi sono delle cifre espresse in percentuale che indicano gli interessi che un debitore deve pagare di anno in anno al proprio creditore.
Negli ultimi anni l’andamento dei tassi di interesse nell’area euro ha preoccupato molto i consumatori, perché la situazione è diventata abbastanza imprevedibile, dopo un lungo periodo in cui i tassi erano rimasti abbastanza stabili. In questo clima più incerto, quindi, è importante, per scegliere il tasso di interesse più adatto alle proprie capacità ed esigenze, informarsi bene sulle caratteristiche e le opzioni.
La rata del mutuo
Per quanto riguarda il mutuo, chiaramente la rata mensile dipende da alcuni fattori: la durata del periodo di ammortamento, la percentuale di interessi proposta dalla banca e il tipo di tasso applicato al prestito. Solitamente chi sta per chiedere un prestito con periodo di ammortamento della durata di vari anni prima calcola la rata del mutuo online, approfittando degli strumenti che consentono di svolgere questa operazione. Per farlo è importante conoscere già le proposte dell’istituto bancario cui ci si rivolge, che possono variare in maniera sostanziale. Ricordiamo poi che alcune tipologie di tasso possono variare anche nel corso del tempo, ciò significa che il calcolo della rata del mutuo risulta solo indicativo, in quando durante il periodo di ammortamento l’interesse da pagare può aumentare o diminuire, e lo stesso farà anche la rata mensile da pagare alla banca.
Cosa sta accadendo ai tassi di interesse
Come detto, in un passato abbastanza recente abbiamo notato una sostanziale stabilità dei tassi di interesse. Ciò significa che per un prolungato periodo di tempo il tasso offerto dalla banca, anche nel caso dei tassi variabili, è rimasto costante negli anni, o con aumenti e diminuzioni ragionevolmente bassi. Oggi la situazione sta mutando sensibilmente, soprattutto perché la Banca Comune Europea ha aumentato progressivamente i tassi di interesse offerti alle banche. Questo porta a un diretto aumento anche dei tassi offerti ai debitori, soprattutto nel caso di mutui accesi vari anni fa ma con tasso variabile, che quindi segue l’andamento dei tassi bancari. Contemporaneamente, però, un’ampia variazione dei tassi di interesse potrebbe coinvolgere anche chi ha un mutuo a tasso fisso, perché nel caso di una diminuzione sostanziale dei tassi europei non potrebbe approfittare di questo interessante evento: di fatto anche se i tassi europei diminuissero si troverebbe a pagare l’interesse stabilito al momento dell’accensione del mutuo, quando magari la percentuale era più elevata.
Il tasso rinegoziabile
In situazioni di questo tipo ricorrere al tasso rinegoziabile è una soluzione particolarmente interessante. Si tratta della possibilità offerta da alcune banche, che consentono a chi accende il mutuo di rinegoziarne il tasso dopo 5 o 10 anni. Si parte, quindi, con un tasso fisso, con interessi quindi calcolati in maniera identica di anno in anno per un periodo iniziale e con una rata sempre uguale mese dopo mese. Dopo 5 o 10 anni si ha però la possibilità di ridiscutere il tasso di interesse con la banca, valutando l’offerta più interessante del momento. Quindi ogni lustro o decennio si può approfittare di una elevata diminuzione del tasso variabile, ad esempio, o riconfermare l’offerta del tasso fisso in quel periodo. È una soluzione che può rivelarsi molto comoda per il debitore che si trova a dover richiedere un prestito, soprattutto oggi, proprio per la situazione instabile dei tassi che si sta vivendo in questo periodo storico.