730 precompilato, proroga sino al 9 febbraio per le spese sanitarie
Sette giorni in più per trasmettere al Fisco le spese sanitarie sostenute dai contributi nel 2015. Medici: proroga troppo breve ed inutile.
Lo ha indicato una nota diffusa questa settimana dall'Agenzia delle entrate. In attesa della formalizzazione della proroga, è stata così anticipata agli operatori la concessione di 9 giorni in più per l'invio rispetto alla scadenza prevista del 31 gennaio della documentazione necessaria. Tale proroga, ha precisato l'Agenzia, non impatterà con il calendario della campagna dichiarativa 2016. I soggetti tenuti alla comunicazione (medici, farmacie, strutture sanitarie eec.) avranno quindi più tempo per inviare i dati relativi alle spese sanitarie del 2015.
L'estensione del termine va incontro alle esigenze rappresentate dagli Ordini professionali e dalle associazioni di categoria, anche in considerazione della novità dell'adempimento che permetterà ai contribuenti di poter disporre, nel proprio 730 precompilato, delle spese mediche sostenute l'anno precedente. Slitta inoltre al 9 marzo 2016 il termine entro il quale i contribuenti potranno comunicare alle Entrate il proprio rifiuto all'utilizzo delle spese mediche sostenute nell'anno 2015 per l'elaborazione del 730 precompilato, non alterando il sistema di tutela della privacy approvato. La possibilità per l'assistito di esercitare l'opposizione dovrà essere manifestata o direttamente all'Agenzia fino al 31 gennaio 2016 o dal 10 febbraio al 9 marzo 2016 accedendo direttamente all'area autenticata del sito web del Sistema tessera sanitaria ( www.sistemats.it ).
Medici: Proroga insufficiente. Allungare di sette giorni lavorativi la scadenza dei termini per l'invio delle comunicazioni utili al 730 precompilato «non serve a nulla». È così che medici, chirurghi e odontoiatri hanno commentato la decisione dell'Agenzia delle entrate di concedere una settimana in più per gli adempimenti da parte degli istituti sanitari. «La proroga di sette giorni lavorativi» ha fatto presente in una nota la Fnomceo (Federazione nazionale ordini medici chirurghi ed odontoiatri) «non risolve i gravi problemi che ancora sussistono nel Sistema Ts e che ostacolano la procedura, né le difficoltà interpretative e attuative del complesso iter procedurale previsto dalla normativa».