Assegno di inclusione, Accrediti dal 15 marzo
I chiarimenti in un documento dell’Inps. Avviati i primi pagamenti per i nuclei familiari che hanno presentato domanda di Adi (Assegno di inclusione), con istruttoria positiva e Patto di attivazione digitale (Pad) sottoscritto.
Al via da oggi il pagamento dell'assegno di inclusione. L'Inps ha infatti disposto i primi pagamenti per i nuclei familiari che hanno presentato domanda di Adi (Assegno di inclusione), con istruttoria positiva e Patto di attivazione digitale (Pad) sottoscritto. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 1090/2024 in cui spiega anche che i beneficiari saranno invitati via SMS/Mail a recarsi presso gli uffici postali per il ritiro della Carta di inclusione, con l'accredito del mese corrente, dal 15 marzo.
I nuclei familiari che hanno già ricevuto l'Adi nei mesi precedenti, riceveranno il pagamento del mese corrente il 27 marzo 2024, se permangono i requisiti del diritto all'assegno e se risulta presentato l'Isee 2024 alla data di elaborazione dei pagamenti. In assenza dell'Isee 2024 i pagamenti della mensilità di marzo verranno sospesi fino alla presentazione di una valida Dsu.
Modello ADI-Com esteso
Dal 18 marzo, inoltre, ciascun componente maggiorenne del nucleo familiare potrà utilizzare il modello ADI-Com Esteso per rendere le comunicazioni obbligatorie durante l’erogazione dell’assegno di inclusione. Si tratta, spiega l’Inps, del modello contenente le dichiarazioni in merito a:
- l’avvio di attività lavorativa;
- variazioni intervenute relative ad uno componente del nucleo che possono comportare modifiche nell’applicazione della scala di equivalenza o la perdita del diritto all’assegno (es. inizio o conclusione del periodo di residenza in strutture a totale carico pubblico; applicazione di sentenze definitive di condanna; conclusione o proroga del programma di cura e assistenza);
- ulteriori variazioni delle dichiarazioni rese in domanda che comportano la perdita del requisito in relazione ai dati del patrimonio mobiliare/immobiliare, al possesso dei beni durevoli e alla residenza continuativa in Italia;
- la richiesta della individualizzazione della carta di inclusione, se non già fatta al momento della domanda
L’Inps ricorda, in particolare, che in caso avvio di attività lavorativa, sia dipendente che autonoma, occorre indicare il reddito presunto che si conseguirà nell’anno (nel caso di lavoro autonomo va comunicato il reddito percepito trimestralmente). Dal mese successivo a quello della variazione e fino a quando il maggior reddito non è recepito nell'ISEE per l'intera annualità, il reddito indicato concorrerà solo per la parte eccedente 3.000 euro annui lordi alla determinazione dell’importo dell’assegno.
Da segnalare, inoltre, che l’assegno di inclusione viene sospeso in caso di comunicazione di avvio di attività di lavoro con contratto a tempo determinato di durata da uno a sei mesi per poi essere riattivata il mese successivo alla scadenza.
Pagamento Mutuo
L’Inps comunica, infine, che entro il mese di marzo verranno avviate, sia sulle nuove domande che su quelle già presentate, le verifiche sull’ISEE per rilevare la presenza di un mutuo per la casa di abitazione principale, ai fini dell’abilitazione delle carte di inclusione all’effettuazione dei bonifici delle rate relative. Nel caso di nuclei familiari che abbiano richiesto l’individualizzazione delle carte di inclusione, l’abilitazione all’effettuazione dei bonifici verrà riconosciuta a tutti i titolari della carta.