Canone Rai, Sale la soglia di esenzione per gli ultra 75enni con redditi bassi
Lo prevede un passaggio della legge di bilancio. Dal prossimo anno la soglia reddituale che da' diritto all'esenzione dal pagamento del canone Rai viene stabilizzata ad 8mila euro.
Come noto l’art. 1, co. 132, della L. 244/2007 (L. di stabilità 2008) – come modificato dall’art. 42, co. 2-bis, del D.L. 248/2007 (L. 31/2008) – ha abolito, a decorrere dal 2008, il pagamento del canone di abbonamento alla televisione, esclusivamente per l'apparecchio televisivo ubicato nel luogo di residenza stabilito, per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a € 516,46 per tredici mensilità, senza conviventi.
Successivamente, l’art. 1, co. 160, della L. 208/2015, come modificato, da ultimo, dall’art. 1, co. 90, della L. 145/2018 (L. di bilancio 2019), ha previsto che, a decorrere dal 2016, le eventuali maggiori entrate versate a titolo di canone di abbonamento alla televisione siano riversate all'Erario per una quota del loro ammontare pari al 33% per il 2016 e al 50% a decorrere dal 2017, per essere destinate, fra l’altro, all'ampliamento fino a € 8.000 della soglia reddituale prevista ai fini della esenzione dal pagamento del canone di abbonamento in favore di soggetti di età pari o superiore a 75 anni. In attuazione di tale previsione, la soglia è stata elevata, per il solo 2018, ad € 8.000 annui dal Decreto Ministeriale del 16.2.2018, che ha destinato a tal fine € 20,9 mln, provenienti da parte delle risorse accertate quale extra gettito relativo al canone RAI per il 2017.
Canone rai dal 2020
Ebbene con il disegno di bilancio il Governo stabilizza la soglia di esenzione a partire dal 1° gennaio 2020 in favore delle medesime e sopra citate categorie. I soggetti in questione potranno, quindi, non pagare il canone in presenza di un reddito non superiore ad 8mila euro annui. Non solo. Con riferimento al già previsto requisito di non avere conviventi, il disegno di legge specifica che esso è riferito alla convivenza con altri soggetti titolari di un reddito proprio, fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badanti. Pertanto potranno beneficiare dell'esenzione anche gli anziani che convivano con collaboratori domestici, colf e badanti.