Casa, ecco la local Tax. Aliquota di base fissata al 2,5 per mille
L’ipotesi circolata a Palazzo Chigi consente ai Comuni di chiedere sino al 5 per mille sulle prime case e sino al 12 per mille sugli altri immobili.
Un emendamento al disegno di legge di stabilità, ancora in discussione preliminare alla Camera dei Deputati, introdurrà la local tax, la tassa unica sugli immobili che riunirà Imu e Tasi dal prossimo anno. Ieri a Palazzo Chigi, il sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio, insieme al sottosegretario all'Economia, Pierpaolo Baretta, hanno incontrato i sindaci per fare il punto sulla manovra.
Kamsin Durante l'incontro sarebbe stato delineato l'impianto della nuova imposta. L'asticella del prelivo di base della local tax sulle abitazioni principali dovrebbe essere del 2,5 per mille con la possibilità, per i sindaci, di arrivare al 5 per mille. Sulle abitazioni principali ci sarà una detrazione standard che, sarebbe stata indicata in 100 euro (anche se si starebbe studiando la possibilità di portarla a 200 euro, come la vecchia Imu). A cui aggiungere una maggiorazione della detrazione in presenza di figli residenti nell'abitazione adibita ad immobile principale (50 euro per ogni figlio).
Quello che ancora potrebbe invece peggiorare, è il prelievo sulle seconde case. Oggi il tetto massimo dell'aliquota Imu e Tasi per gli immobili diversi dall'abitazione principale, è fissato al massimo al 10,6 per mille (con la possibilità per i sindaci di arrivare sino al 11,4 per mille). Fonti vicine a Palazzo Chigi, hanno indicato che il nuovo tetto potrebbe salire fino al 12 per mille. I sindaci, poi, dovranno rinunciare ai 5 miliardi annui di gettito dell'addizionale comunale perchè l'Irpef tornerà tutta allo Stato. In cambio i municipi riceveranno i denari del gettito dell'Imu della categoria D, quella sui capannoni industriali, attualmente incassata dall'Erario.
Nella nuova tassa, a differenza di quanto ipotizzato dal Governo nelle scorse settimane, non saranno inclusi altri balzelli comunali, come la tassa sulle insegne pubblicitarie e l'occupazione di suolo pubblico. Almeno per ora. Fuori dal perimetro di intervento anche la Tari, la tassa sui rifiuti.
Zedde