Disabili, Adottate le linee guida per rafforzare il collocamento mirato
Presentate ieri dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, le linee guida per rafforzare l'integrazione sociale delle persone con disabilità. In arrivo percorsi specifici per i giovani. Tutte le azioni nella banca dati.
Percorsi diversificati volti all'inserimento nel mondo del lavoro delle persone con disabilità a seconda delle esigenze, delle caratteristiche e dell'età dei soggetti coinvolti. Si potranno così tenere in considerazione le specificità dei giovani disabili non ancora in età lavorativa, dei disoccupati di lungo corso e quelle di coloro che hanno perso il lavoro a seguito di infortunio o malattia professionale. Sono alcuni obiettivi delle linee guida sul collocamento mirato delle persone con disabilità presentate ieri dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando e la Ministra per le Disabilità, Erika Stefani.
Le Linee guida fanno propri i principi espressi dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità e tengono in considerazione gli obiettivi della recente Strategia europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 presentata dalla Commissione Europea. In particolare si assume la dimensione del lavoro come fondamentale per i percorsi di integrazione sociale delle persone con disabilità e la più ampia realizzazione dei relativi progetti di vita indipendente.
Le Linee guida prevedono interventi concreti specifici rivolti a:
- giovani con disabilità non ancora in età da lavoro o ancora all'interno del sistema d'istruzione, che saranno "accompagnati" in un percorso di inclusione sociale e integrazione lavorativa;
- coloro che accedono per la prima volta alle liste del collocamento obbligatorio o sono iscritti da non oltre 24 mesi;
- disoccupati da oltre 24 mesi e persone che rientrano nel mercato del lavoro dopo dimissioni, licenziamenti o lunghi periodi di malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale o riabilitazione.
Il nuovo indirizzo inoltre, rafforza la cooperazione operativa tra i diversi servizi pubblici territoriali che agiscono negli ambiti del lavoro, sanitario e sociale, dell’istruzione e della formazione imponendo una ricognizione periodica da parte delle amministrazioni, entro il 31 marzo di ogni anno, sulle risorse umane, strumentali e finanziarie dedicate al collocamento mirato sul proprio territorio.
Valutazione bio-psico sociale
Le Linee guida promuovono la valutazione bio-psico sociale della disabilità in tutte le fasi del percorso, dall’iscrizione al collocamento mirato fino all’inserimento lavorativo della persona con disabilità. Obiettivo: incentivare l’utilizzo di metodi di valutazione e di misure che rilevino i punti di forza del disabile e non solo le sue limitazioni.
Per rafforzare le chances occupazionali il profilo di occupabilità viene rivisto periodicamente ogni 6 mesi o nel caso si presentino rilevanti mutate condizioni personali, ambientali/relazionali e occupazionali. Infine viene rilanciata l'adesione al lavoro agile inteso come accomodamento ragionevole, con lo scopo di «incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro» dei disabili.
Banca dati
L'intervento si abbina, peraltro, alla banca dati istituita dal dlgs 151 del 2015 ma resa operativa soltanto con il decreto interministeriale 29 dicembre 2021 (si veda qui per dettagli). Nella banca dati confluiranno le informazioni trasmesse dai datori di lavoro sull'applicazione della legge n. 68/1999 sul collocamento obbligatorio, dall'Inps e dall'Inail in merito agli incentivi riconosciuti ai datori di lavoro per le assunzioni, e, infine, dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano.
A tal fine il Ministero del lavoro ha iniziato interlocuzioni con INPS e INAIL al fine di approntare tutti gli adempimenti utili per rendere operativa la Banca dati del collocamento mirato ed è in procinto di attivare anche un tavolo con le Regioni.