Disabili, Arriva il Fondo per la Tutela dei Caregivers Familiari
Approvato dalla Commissione Bilancio di Palazzo Madama un emendamento alla Manovra che istituisce il Fondo di sostegno ai caregivers familiari. E' il primo passo per un testo di legge in materia.
La definizione del Caregiver
L'emendamento definisce il caregiver come «la persona che assiste e si prende cura del coniuge, di una delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, anche di un familiare entro il terzo grado, che a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata, o sia titolare di indennità di accompagnamento». I 60 milioni stanziati in tre anni saranno attinti dal fondo speciale di parte corrente, utilizzando in parte l'accantonamento del Ministero dell'economia. L'emendamento pur non prevedento interventi specifici per i caregivers è importante perchè apre la strada alla possibilità di sbloccare nei prossimi tempi l'approvazione di una legge che fissi le agevolazioni fiscali, lavoristiche e previdenziali per chi assiste e si prende cura di un disabile. Da diverso tempo la Commissione Lavoro del Senato sta tentando, infatti, l'approvazione di un testo unico di legge che disciplini in modo compiuto la figura del caregiver attribuendo al familiare specifiche agevolazioni (qui i dettagli). Lo stanziamento delle risorse è, quindi, il primo passo verso questa direzione.
Sacconi: bene caregiver, ora tentiamo legge
«L'approvazione unanime dell' emendamento che stanzia un primo (modesto) fondo a sostegno dei caregiver premia l'impegno lungo tutta la legislatura della senatrice Laura Bignami e la volontà unitaria della Commissione lavoro», scrive nel blog dell'Associazione amici di Marco Biagi il presidente della Commissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, (Energie per l'Italia). Spiegando che «il relatore dei ddl Angioni, Bignami, De Petris, senatore Pagano si era dimesso da relatore in assenza della disponibilità del Governo a finanziare il provvedimento». «Ora - aggiunge Sacconi -potremmo tentare l'approvazione di un testo unificato e dotato di copertura,» per dare «risposta alla domanda di tutela che sale dai molti invisibili che donano se stessi, ogni giorno, alla cura di un familiare gravemente disabile».