Le iniziative per tutelare i pensionati italiani residenti all'estero
Le associazioni che rappresentano gli italiani all'estero chiedono in primo luogo la detassazione della pensione anche per gli ex-dipendenti pubblici.
Grazie anche all'Associazione dei Pensionati Uniti all’Estero, (A.p.i.c.e), e ai loro legali, presenti ed operanti attraverso i più comuni “Social”, oltre che a numerosi pensionati, (migliaia), che si confrontano sul Forum di PensioniOggi.it, vediamo quali sono le più annose problematiche alle quali occorrerebbe porre un rimedio.
La prima riguarda la discriminazione tra pubblico e privato. Dopo 35/40/45 anni di lavoro, non tutti i pensionati possono godere delle stesse tutele e/o normative. Un buon 30% di essi , (ex lavoratori delle PP.AA., delle Forze dell’ordine, delle FF.AA,, della Sanità, della Scuola e dell’Università, insomma i c.d. Ex INPDAP), che hanno scelto di trasferirsi in paesi molto attraenti per il loro clima mite ed il basso costo della vita, nonostante l’esistenza di accordi bilaterali internazionali contro le “doppie imposizioni”, non possono ricevere la loro pensione “defiscalizzata”, ( cioè al lordo), come la ricevono il restante 70% di Ex lavoratori da contribuzione INPS. Si tratta di una questione giuridicamente molto complessa perchè la differenza di trattamento viene sancita direttamente nei trattati e, dunque, non è un problema esclusivamente dell'Italia.
L'altro punto verte sul pagamento dell’Imu sulla casa di proprietà del pensionato residente all'estero: dall’anno 2015 l’allora governo Renzi, inserì nella Legge di bilancio, una norma che, nonostante moglie e figli avessero la residenza in una Casa, di proprietà del Pensionato Residente all’estero, questi dovesse comunque pagare l’Imu, in quanto, ai fini di tale imposizione, l'immobile è considerato come seconda casa. Una ingiustizia che colpisce pesantemente i proprietari di immobili in Italia a pagare un ulteriore balzello economico ogni anno.
Infine la questione delle addizionali comunali e regionali: Vi sembra giusto che un soggetto fiscale, come il pensionato che vive all’estero e che quindi non usufruisce più dei servizi del proprio Comune e della propria regione debba “subire” queste trattenute ogni mese dalla propria pensione? Ebbene per i pensionati Ex-Inpdap, sopra citati, ciò succede. Non solo. Tali addizionali vengono addebitate con i parametri fiscali Irpef del comune di Roma e della Regione Lazio, notoriamente molto più esosi di centinaia dei comuni di ex residenza di migliaia di pensionati…. Come dire: dopo il danno, pure la beffa!
Si tratta di tematiche sulle quali l'Associazione e i relativi legali hanno già avviato alcuni ricorsi sia presso la Corte di Giustizia Europea che alla magistratura italiana il cui esito è atteso nei prossimi mesi.