Pensioni, Prosegue l'operazione Poseidone verso i professionisti non iscritti alla gestione separata
L'Inps ha concluso la verifica delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2016 (modello Unico/PF per l'anno 2015), ottenendo i nominativi di quanti hanno dichiarato redditi professionali.
Prosegue l'Operazione Poseidone dell'INPS volta ad accertare l'obbligo di versamento dei contributi alla gestione separata da parte di quei professionisti iscritti ad ordini e collegi che hanno prodotto redditi senza assolvere i relativi obblighi verso la propria cassa di appartenenza.
Lo rende noto lo stesso Istituto di Previdenza con il messaggio n. 2903/2021 pubblicato ieri in cui spiega sono state concluse le operazioni di verifica delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2016 (modello Unico/PF per l'anno 2015), ottenendo i nominativi di quanti hanno dichiarato redditi professionali, ma non hanno compilato il quadro «RR» della contribuzione dovuta alla gestione separata, né versato contributi.
Operazione Poseidone
Si tratta in sostanza del protrarsi dell'operazione cd. Poseidone, un accertamento che si ripete ormai dal 2010 dall'entrata in vigore dell'articolo 18 della legge n. 111/2011. Con la disposizione da ultimo richiamata, infatti, il legislatore ha imposto il versamento della contribuzione alla gestione separata dell'INPS (e della relativa iscrizione) da parte di quei professionisti iscritti ad ordini e collegi che pur dichiarando reddito professionale non versano i relativi contributivi (soggettivi) alla cassa grazie a specifiche deroghe statutarie (es. architetti, avvocati o ingegneri impiegati in rapporti di lavoro dipendenti che contestualmente svolgono attività professionale). In base a tale norma l'INPS deve accertare la natura del reddito e la mancata contribuzione presso le casse professionali, e quindi procede all'invio degli avvisi di accertamento.
Anno 2015
Gli ultimi controlli riguardano il periodo d'imposta 2015. L'Inps spiega di avere completato le operazioni di elaborazione e invio delle comunicazioni di debito a seguito delle estrazioni dei dati fiscali dei soggetti che hanno dichiarato redditi derivanti da arti e professioni nel modello Unico/PF (persone fisiche) 2016 (appunto relativo all'anno d'imposta 2015) e per i quali non risulta presente la compilazione del quadro «RR» (Sez. II) della dichiarazione dei redditi, né risulta effettuato alcun versamento di contribuzione obbligatoria sugli stessi redditi. Come per gli anni passati sono interessati i soggetti che hanno indicato reddito nei quadri RE-LM della dichiarazione dei redditi o RH nell'ipotesi di associazione tra professionisti o società semplice. A tali soggetti l'Inps sta inviando una comunicazione d'iscrizione alla gestione separata (se non è stata mai fatta), con la quantificazione anche della contribuzione omessa comprensiva di sanzioni calcolate in base all'art. 116, comma 8, lett. b, della legge 388/2000, cioè come «evasione» (30% fino al tetto pari al 60% della contribuzione omessa).
Nessuna deroga
L'Inps, infine, ribadisce la bontà giuridica dell'operazione a seguito dell'orientamento ormai consolidato della giurisprudenza di legittimità (sentenze n. 30344/2017, n. 30345/2017, n. 1172/2018, n. 2282/2018 e n. 1643/2018): le contestazioni basate sul fatto che il mancato versamento di contribuzione (né alla gestione separata e neppure alla cassa professionale) sia dovuto al fatto che, per l'esercizio dell'attività, sia obbligatoria l'iscrizione all'Albo ma non sia altrettanto obbligatorio versare i contributi soggettivi alla relativa cassa professionale, verranno esaminate alla luce della citata giurisprudenza.