Precompilata 2016, chi accetta il modello delle Entrate chiude la partita con il Fisco
L'invio della dichiarazione sarà possibile dal 2° maggio al 7 luglio. Chi accetterà il modello senza apportare variazioni chiuderà definitivamente la partita con il fisco.
Quest'anno la precompilata coinvolgerà anche i coniugi, che per il primo anno potranno decidere di presentare il 730 congiunto direttamente, senza quindi doversi necessariamente rivolgere a un Caf o a un professionista abilitato. A questo scopo, il soggetto che intende presentare la dichiarazione in qualità di “coniuge dichiarante”, dovrà indicare nell’area autenticata il codice fiscale del coniuge che presenterà il modello 730 congiunto in qualità di “dichiarante”.
Le spese presenti. Altra novità del 2016, inoltre, è l'inserimento nella precompilata di molti più oneri detraibili e deducibili trasmessi da terzi, come le spese sanitarie (fatta eccezione per i soli farmaci da banco), le spese universitarie, le spese funebri , i contributi per la previdenza complementare e le spese per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica. Si tratta di oneri che, negli anni scorsi, - ricordano dalle Entrate - hanno fatto registrare le frequenze più alte in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi e che quest'anno saranno già inserite nel modello semplificando, almeno in teoria, la vita del contribuente. Queste nuove informazioni si aggiungono a quelle provenienti dalle certificazioni dei sostituti d’imposta per redditi di lavoro dipendente e assimilati, pensioni e compensi per attività occasionali di lavoro autonomo, ai dati trasmessi da soggetti terzi già dallo scorso anno, come, ad esempio, interessi passivi sui mutui, premi assicurativi e contributi previdenziali.
Si parte dal prossimo 15 Aprile. La dichiarazione sarà resa disponibile dal prossimo 15 aprile. Da questa data il contribuente e i soggetti eventualmente da lui delegati (es. sostituti d'imposta, Caf e professionisti) potranno visualizzare la dichiarazione dei redditi e l’elenco delle informazioni attinenti al 730 precompilato in possesso dell’Agenzia, con indicazione dei dati inseriti e non inseriti e le relative fonti informative. L’invio, invece, potrà essere fatto a partire dal 2 maggio sino al 7 luglio direttamente tramite l'applicativo web dell'agenzia. Come lo scorso anno chi accetta personalmente la dichiarazione senza correzioni chiuderà definitivamente la partita con il fisco.
Chi presenta il 730 precompilato - direttamente o tramite il sostituto d'imposta - senza modifiche o con modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito o dell'imposta, infatti non sarà sottoposto a controllo formale sui documenti relativi agli oneri indicati nella dichiarazione, forniti all'Agenzia delle Entrate dai soggetti terzi. In sostanza se si accetta il modello così com'è non sarà effettuato più alcun controllo formale, ad esempio, su interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso, premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni, contributi previdenziali e assistenziali, spese sanitarie e relativi rimborsi, spese universitarie e relativi rimborsi, contributi versati alle forme di previdenza complementare, spese funebri, eccetera. Qualora il contribuente effettuasse modifiche che incidono sulla determinazione del reddito (ad esempio si aggiungono spese mediche non contenute nel modello precompilato) si perderanno i vantaggi appena visti e l'intera dichiarazione sarà soggetta ai controlli formali (compresi i dati precompilati che non sono stati modificati).
L'intermediario. Se si presenta il 730 precompilato, con o senza modifiche, tramite un intermediario, il controllo formale sui documenti relativi agli oneri deducibili e detraibili sarà effettuato nei confronti del Caf o del professionista che ha apposto il visto di conformità sulla dichiarazione, anche con riferimento agli oneri comunicati dai soggetti terzi. L'Agenzia può comunque effettuare nei confronti del contribuente i controlli per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi per fruire delle agevolazioni (per esempio l'effettiva destinazione ad abitazione principale dell'immobile per cui vengono detratti gli interessi passivi relativi al mutuo). Pertanto, in caso di disconoscimento della detrazione/deduzione in seguito a questi controlli, l'imposta, la sanzione e i relativi interessi saranno comunque richiesti al contribuente, anche in caso di presentazione della dichiarazione tramite Caf o professionista.