Riforma Fiscale, governo verso un aumento delle tasse sulle sigarette
Il Decreto legislativo sul riordino della tassazione su tabacchi ed e-cig, che dovrebbe andare in Cdm il 10 luglio, prevede un incremento delle accise sui tabacchi che si aggirerebbe sui 20 centesimi per le fasce alte e 10 per le fasce basse. Più soft l'intervento sulle e-cig, che dovrebbero avere uno 'sconto'. Kamsin Se confermato il previsto rincaro del prezzo delle sigarette sarà l'ennesimo intervento in materia del Governo certamente non per tutelare la salute pubblica, scoraggiando l’ uso del tabacco. L'obiettivo è quello di tentare di recuperare parte del gettito per le casse dello stato del settore che nel 2013, complice la crisi, si è affievolito.
Non si tratta di un rincaro generico, ma pesato in modo da influire in vario modo tra gli attori del settore. Il rincaro infatti avviene mediante l’ aumento delle accise che sono composte da 2 componenti: una parte fissa ed una parte variabile. La parte fissa varierà dal 7 al 10% e la parte variabile, si incrementerà dal 58,5 al 58,6%: per i fumatori rincaro di 20 centesimi per il tipo Rothmans e 10 centesimi per il tipo Marlboro.
Da quanto previsto i rincari incidono maggiormente sui prodotti di fascia bassa che sarebbero stati “graziati” dalla riduzione dell’ incremento che inizialmente doveva essere di 40 centesimi sulla parte fissa. I produttori di fascia alta sono stati compensati da uno sconto del 60% su un nuovo prodotto in competizione con la sigaretta elettronica. Quest’ultima è molto penalizzata in quanto, anche se la bozza del decreto prevede una riduzione dell’ accisa del 40% rispetto alle sigarette, potrà essere soggetta ad una tassa che raddoppierebbe l’ attuale costo di ricarica.
Zedde