Sconto Irpef 2014, Renzi pronto ad approvare il Def martedì
Secondo il premier, il Def sarà approvato martedì. A Maggio gli 80 euro in busta paga ai lavoratori dipendenti. Al momento le pensioni sono al riparo.
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Per finanziare il taglio dell'Iperf dal prossimo Maggio Renzi è pronto ad incrementare l'asticella dei tagli alla spesa con interventi molto decisi anche su settori come la sanità, i trasferimenti agli organi costituzionali e sugli acquisti di beni e servizi attualmente gestiti da ben 32mila stazioni appaltanti. Ma si parte dal documento sulla Spending Review di Carlo Cottarelli.
Al riparo dalla stretta soltanto le pensioni, almeno in questa prima fase. Dei circa 4 miliardi di tagli alla spesa individuati dal Ministero guidato da Pier Carlo Padoan quest'anno almeno 300 milioni arriverebbero dalla sanità ed altrettanti sarebbero recuperati attraverso una stretta sugli acquisti di beni e servizi che riguarderà anche le convenzioni stipulate dagli ospedali in materia di ristorazione, sicurezza e pulizia.
Altri 500 milioni dovrebbero arrivare dalla stretta sui dirigenti pubblici, a cominciare da quella sugli stipendi. Che interesseranno in modo particolare anche il Ministero degli Affari Esteri come annunciato dalla Mogherini. Il Ministro degli Esteri ha infatti proposto un piano di risparmi da 108 milioni tra cui è prevista anche una «revisione del trattamento economico del personale all'estero, tema su cui c'è una sensibilità diffusa a cui stiamo rispondendo», ha annunciato il ministro.
Un miliardo poi è stato ipotizzato dalla razionalizzazione degli incentivi per le aziende di autotrasporto. Altri tagli dovrebbero interessare la riorganizzazione interna della Pa, con la soppressione e la fusione di molti enti e strutture periferiche dello Stato ed anche gli organi costituzionali che vedrebbero ridursi i trasferimenti.
Di spending review se ne sta occupando anche il ministro Marianna Madia, con i rappresentanti del ministero del Lavoro, Ragioneria, Inps e Dipartimento funzione pubblica. Su questo fronte la sfida della Madia è di mettere in atto 85mila esuberi nel pubblico impiego, come indicati nel piano Cottarelli, ricorrendo ad un insieme di strumenti: dai pensionamenti ordinari ai prepensionamenti, alla mobilità del personale, all'esonero dal servizio per i dipendenti vicini alla pensione.
Un'operazione che dovrebbe consentire anche la cosiddetta "staffetta generazionale", favorendo l'ingresso dei giovani per rinnovare gli enti pubblici. Il ministro dovrà sciogliere il nodo dello strumento da utilizzare. Non chiaro infatti, se questo debba avvenire o meno con le norme vigenti, che prevedono un turn over al 20% per quest'anno e che passerà al 40% nel 2015.