Tabacchi, arriva il restyling delle Accise sulle sigarette
Il provvedimento prevede il superamento dell’accisa minima, bocciata dall’Ue, l’introduzione dell’onere fiscale minimo e l’aumento della tassazione dal 7 al 10%.
Accisa ridotta al 50 per cento per E-CiG e bruciatori. L'accisa sulla sigaretta elettronica sarà determinata sulla tassazione che pesa sul quantitativo equivalente di sigarette tradizionali, con riferimento al prezzo medio ponderato di un chilogrammo di sigarette e all'equivalenza di consumo determinata sulla base di procedure da definire con un decreto dei Monopoli. È quanto prevede il decreto legislativo, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, sulle accise.
Kamsin Il governo ha dunque accolto le condizioni poste dalle commissioni Finanze di Camera e Senato, acconsentendo a portare dal 60% al 50% il livello di tassazione delle sigarette elettroniche e sui nuovi prodotti da inalazione senza combustione rispetto a quello delle sigarette comuni. I dispositivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, sono esclusi dalla tassazione.
Il provvedimento prevede, inoltre, il superamento dell’accisa minima, bocciata dall’Ue, l’introduzione dell’onere fiscale minimo (comprensivo cioè anche dell’Iva) e l’aumento della tassazione dal 7 al 10%, che corrisponde a una variazione del prezzo a pacchetto tra i 10 e i 20 centesimi.
Le maggiori entrate, che vengono quantificate in circa 200 milioni, dovrebbero confluire in un apposito fondo per la riduzione della pressione fiscale. Le nuove norme dovrebbero trovare applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2015.
Zedde