Talidomide, Estesi gli indennizzi ai nati nel 1958 e 1966
Lo prevede il testo del disegno di legge di conversione del decreto sugli enti locali approvato in via definitiva dal Senato. La misura recepisce alcune proposte di legge già approvate in prima lettura dalla Camera.
La talidomide, come noto, era un farmaco che fu venduto negli anni 1950 e 1960 come sedativo, anti-nausea e ipnotico, rivolto in particolar modo alle donne in gravidanza. Il farmaco però non fu mai sperimentato su animali in stato di gravidanza prima che venisse approvato il suo impiego nelle donne incinte. A partire dal 1961, a distanza cioè di pochi anni dall'immissione in commercio, si ebbe a notare, nelle diverse nazioni, un incremento di anormalità fetali che per lo più i sanitari correlarono, all'epoca dei fatti e verosimilmente secondo un criterio temporale, all'uso, anche occasionale di tale sostanza in donne gravide. Il farmaco fu ritirato dal commercio alla fine del 1961, dopo essere stato diffuso in 50 Paesi sotto quaranta nomi commerciali diversi. Per effetto della talidomide, somministrato appunto a donne nei primi mesi di gravidanza, sono nati migliaia di bambini colpiti da mancato sviluppo degli arti (focomelia) o da altre gravissime deformità.
La legge 244/07 ha riconosciuto, infatti, l'indennizzo ai soggetti affetti da sindrome da talidomide nella forma dell'amelia, dell'emimelia, della focomelia e della micromelia, nati nella fascia temporale compresa tra il 1959 e il 1965. Con l'emendamento approvato si estende l'indennizzo anche ai nati nell'anno 1958 e nell'anno 1966 , a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione. Non solo. l'indennizzo sarà riconosciuto anche ai soggetti che, ancorché nati al di fuori del periodo temporale 1958-1966, presentano malformazioni compatibili con la sindrome da talidomide. Al fine dell'accertamento del nesso causale tra l'assunzione del farmaco talidomide in gravidanza e le lesioni o l'infermità da cui è derivata la menomazione permanente nelle forme dell'amelia, dell'emimelia, della focomelia e della micromelia, i predetti soggetti potranno chiedere di essere sottoposti al giudizio sanitario ai sensi dell'articolo 2 del regolamento di cui al decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, 2 ottobre 2009, n. 163. Con tale regolamento si provvede, altresì, a definire i criteri di inclusione e di esclusione delle malformazioni ai fini dell'accertamento del diritto all'indennizzo, tenendo conto degli studi medico-scientifici maggiormente accreditati nel campo delle malformazioni specifiche da talidomide.
"Nel nostro Paese le vittime – che si stimano tra le seicento e le settecento, nonostante un censimento ufficiale non sia ancora stato fatto – hanno ottenuto solo nel 2009 il riconoscimento dell’indennizzo, ma solo per i nati dal 1959 al 1965” ricorda l’On. Caterina Bini che da mesi si batteva per l'approvazione della misura in Parlamento. “E’ però riconosciuto, anche dalle commissioni mediche competenti, che la talidomide sia causa delle gravi malformazioni, anche per i soggetti nati tra il 1958 e il 1966. L’attuale normativa appare perciò in qualche modo discriminante, nei confronti di soggetti vittime degli effetti del farmaco, nati però al di fuori del periodo attualmente riconosciuto". Ora con questa modifica normativa si riconosce l'errore e si ampliano i soggetti beneficiari".