Grillo, Lupara bianca per Renzi . Premier, rispetto per i morti In evidenza
Lunedì, 19 Maggio 2014
- Roma, 19 mag. - Se per Berlusconi auspicava la "vivisezione" in un primo momento invocata per il cagnolino Dudu', Beppe Grillo riserva a Matteo Renzi un trattamento ancora piu' estremo e preconizza per il presidente del Consiglio un caso di "lupara bianca". Intesa in senso politico, ovviamente, ma l'uscita e' di quelle che non passano inosservate. Nella giornata della sfida a distanza, l'uno in piazza a Napoli, l'altro in tv nientemeno da Bruno Vespa, si riaccende la fiamma della polemica. Con Renzi che rintuzza il guru M5S ricordando che "riesce a cambiare chi governa, non chi urla. Chi propone, non chi insulta. Credo che dovremmo abituarci a un linguaggio piu' serio. I morti di lupara bianca esigono rispetto e credo che la politica dovrebbe riprendere il significato delle parole". "Puo' sembrare un fatto morale, ma citare Hitler, la peste rossa, la lupara bianca... E' un linguaggio che non e' il nostro. E anche se Grillo usa questi toni, io avverto il bisogno di cambiare il linguaggio", sottolinea il presidente del Consiglio. Ed ancora: "Per cambiare l'Italia, non bisogna urlare, bisogna governare". Ed e' ancora scontro, allora, tra Beppe Grillo e Matteo Renzi, con il comico genovese che attacca il premier nel giorno in cui sale l'attesa per la sua partecipazione a 'Porta a porta'. Un'intervista di un'ora, in diretta, ma in seconda serata, dalle 23,20 che segna l'approdo del leader del M5s nel salotto per eccellenza della tv pubblica. Per la precisione, e' un 'ritorno' anziche' un 'esordio' ma sono passati 30 anni dalla presenza nello studio di Porta a Porta di quello che, all'epoca, era solo un comico. Non un leader di partito. E allora, ecco che per 'scaldarsi', e all'indomani dell'ennesimo botta e risposta, Grillo pubblica un post sul suo blog in cui preconizza che il premier perdera' le elezioni europee e ad attenderlo ci sara' una "lupara bianca": "Il 26 di maggio, dopo le elezioni perse, partira' la caccia a Renzie. I dati economici peggioreranno di botto, gia' la discesa e' iniziata... L'Italicum sara' abbandonato come un ferrovecchio insieme alla riforma del Senato. La colpa sara' solo sua, di Renzie" e "dovranno inventarsi un nuovo premier zombie per evitare le elezioni anticipate, dopo Rigor Montis, Capitan Findus e Renzie sara' il turno forse di Alfano in un governo di unita' nazionale (dettato come sempre dall'emergenza) di cui Berlusconi deterra' la golden share. Il Governo delle Laide Intese". Secondo il leader del Movimento 5 stelle "la lupara bianca attende Renzie che in fondo e' uno smargiasso, un fanfarone, quello che si vede quando apre bocca, ma va avvertito, e' un essere umano anche lui. Il Sistema assume i suoi uomini a progetto, se ci riescono, bene, altrimenti vengono fatti scomparire nel nulla. Come per la mafia. Lupara bianca. Renzie e' stato assunto a progetto per vincere le elezioni europee che perdera'". Renzi replichera' stasera dalla piazza di Napoli, ma intanto con un tweet riporta il confronto sui provvedimenti del governo: "Settimana chiave per #scuola. Abbiamo sbloccato il patto di stabilita', come promesso. Venerdi' risposte sindaci, poi cantieri #italiariparte". E la rete dem si scatena con l'hashtag #iononvotoM5S. Ma anche Silvio Berlusconi attacca Grillo, "oggi di pericoli ce ne sono due: la sinistra e Grillo che a me fa molta paura". Tra il Pd e il M5s "Grillo mi preoccupa non molto, di piu'", afferma l'ex premier: "uno che pensa di fare del male a una creatura cosi'", spiega riferendosi alle parole del leader 5 stelle sul barboncino Dudu', "puo' fare di tutto. Grillo ha una sua coerenza nella violenza, perche' non fa nessun progetto in positivo: sa come ha chiamato il cane della sua famiglia? Delirio....". Niente di strano se Giorgio NapolitanoCon questa battuta dedicata allo scontro elettorale in atto in Italia il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha aperto un suo discorso all'Onu, parlando ai funzionari italiani dell'Onu a Ginevra, abbia chiarito che "non parlo di questa fase interna dell'Italia, che ha una contornazione di fondo non molto brillante". E tale dunque da confermare l'abitudine istituzionale per cui a ridosso del voto "io mi tengo ben lontano...". .