Alluvione, Rettifiche per l'ammortizzatore unico
I chiarimenti in un documento Inps. Da lunedì 6 novembre i datori di lavoro possono rettificare i dati delle domande per l’ammortizzatore unico nei territori colpiti dalle alluvioni.
Via libera alla rettifica dei dati delle domande presentate per il riconoscimento dell’ammortizzatore unico nei territori colpiti dalle alluvioni. Lo annuncia l'Inps nel messaggio n. 3825/2023 in cui spiega che le operazioni potranno essere effettuate a partire dal 6 novembre 2023.
La nuova tutela
L'ammortizzatore unico, misura a sostegno del reddito in caso di eventi alluvionali, è stato introdotto dal dl n. 61/2023, a tutela sia dei datori di lavoro (per la sospensione dell'attività) sia dei lavoratori dipendenti, del solo settore privato, impossibilitati a recarsi al lavoro. Nello specifico dei lavoratori dipendenti sono due le misure e una l'indennità, pari a 1.321,53 euro mensili: per lo stop dell'attività (massimo 90 giorni) e per l'impossibilità a recarsi al lavoro (massimo 15 giorni).
Il requisito di residenza
Nel documento l’Istituto coglie l’occasione per precisare che la residenza è un requisito di accesso solo per i lavoratori dipendenti che siano stati impossibilitati a recarsi al lavoro in quanto residenti in uno dei comuni alluvionati. Diversamente, il requisito non rileva né per i lavoratori impossibilitati a prestare l'attività, né per quelli impossibilitati a recarsi al lavoro in quanto domiciliati in uno dei comuni alluvionati. Di conseguenza la residenza è requisito di accesso solo per la prima categoria di lavoratori per i quali, quindi, nel caso in cui risultassero irreperibili, le relative domande sono oggetto di reiezione automatizzata. In questo caso il datore di lavoro deve comunicare al lavoratore che in assenza di una regolarizzazione della propria situazione anagrafica presso il comune in cui è residente, il pagamento non potrà essere effettuato.
Domande al via
L'Inps comunica, infine, che dal 6 novembre 2023, il datore di lavoro potrà rettificare i dati di una domanda già trasmessa e non respinta. A tal fine, deve prima annullare la precedente domanda e poi inviando un nuovo flusso con nuova domanda contenenti i dati rettificati.
Documenti: Messaggio Inps 3825/2023