Assegno unico, slitta a novembre il pagamento dell’importo minimo con Isee difforme
Il dietrofront in una nota dell’Inps per garantire alle famiglie coinvolte un lasso di tempo maggiore per la regolarizzazione dell’ISEE, tenendo conto anche delle possibili difficoltà connesse al periodo estivo.
Rinviata a novembre anziché a settembre la decurtazione dell’assegno unico per i nuclei familiari con ISEE con difformità/omissioni. Lo rende noto l’Inps con il messaggio n. 2913/2023 con il quale rivede le indicazioni fornite lo scorso 1° agosto.
I chiarimenti riguardano i criteri di gestione delle domande di assegno unico in presenza di attestazione ISEE recante omissioni/difformità (c.d. ISEE difforme), relativamente ai dati del patrimonio mobiliare e/o ai dati reddituali auto dichiarati. L’Istituto con messaggio n. 2856/2023 aveva indicato che dalla rata di competenza settembre 2023, in assenza di regolarizzazione della DSU, avrebbe messo in pagamento l’importo della prestazione nella misura minima (cioè non graduata in funzione dell’ISEE). Ebbene per garantire alle famiglie coinvolte un lasso di tempo maggiore per la regolarizzazione dell’ISEE, tenendo conto anche delle possibili difficoltà connesse al periodo estivo l’Istituto spiega che la riduzione sarà applicata a partire dalla mensilità di novembre 2023.
Resta fermo sia in caso di presentazione di una nuova DSU priva di difformità che nell’ipotesi di presentazione della documentazione giustificativa, che la regolarizzazione dell’ISEE da parte dell’utente può avvenire entro il termine di validità della stessa DSU da cui siano derivate le omissioni e/o difformità (31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU).
Documenti: Messaggio Inps 2913/2023