Bonus Bebe', Ok al riesame delle domande respinte agli extracomunitari
I chiarimenti in un documento dell'Inps. Gli interessati possono chiedere il riesame delle domande respinte per mancanza del permesso di soggiorno di lungo periodo. Le istanze saranno accolte in autotutela.
Via libera all'accoglimento delle domande di bonus bebe' per gli extracomunitari. Lo rende noto l'Inps nel messaggio n. 1562/2022 con il quale l'ente previdenziale si adegua sia alla sentenza della Corte Costituzionale n. 54 dello scorso 4 marzo 2022 che all'articolo 3, co. 4 della legge n. 238/2021 (cd. legge europea 2019-2020). La novità riguarda i cittadini extracomunitari la cui domanda sia stata respinta per mancanza del permesso di soggiorno di lungo periodo, requisito poi dichiarato in contrasto con il diritto comunitario.
Bonus
La misura, come noto, è stata in vigore dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2021 (da quest'anno è assorbita nel cd. assegno unico) e consisteva nell'erogazione di un contributo mensile della durata di 12 mesi (36 mesi per gli eventi occorsi entro il 31 dicembre 2017) in occasione della nascita e/o di adozione di un figlio. Nel 2022 continua ad essere corrisposta in favore degli eventi (nascita/adozione) occorsi entro il 31 dicembre 2021 sino al completo esaurimento delle 12 mensilità.
Extracomunitari
Al bonus potevano accedere anche i cittadini extracomunitari purché in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo. Tale requisito è stato dichiarato in contrasto con il diritto comunitario in quanto la Corte di Giustizia Europea, con la sentenza del 2 settembre 2021 (C-350/20), ha acclarato che la prestazione rientra nell'alveo delle prestazioni familiari per le quali i cittadini stranieri beneficiano del diritto alla parità di trattamento. In tal senso si è espressa poi la Corte Costituzionale con la sentenza n. 54/2022 e così, del resto, si è adeguato il legislatore nazionale con l'articolo 3. co. 4 della legge n. 238/2021 (legge europea 2019-2020). Il legislatore, in tale sede, ha sancito il principio secondo il quale il bonus bebè può essere anche chiesto dagli extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno per lavoro o ricerca di durata superiore a sei mesi (analogo requisito è stato previsto per l'assegno unico).
Ok al riesame
Di conseguenza l'Inps spiega che le domande di assegno di natalità presentate dai titolari dei predetti titoli di soggiorno e permessi di lavoro e/o di ricerca, attualmente in fase di istruttoria devono essere accolte. Quelle respinte, per la mancanza del requisito del possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo, saranno accolte in autotutela previa domanda di riesame presentata dall'interessato. Restano salvi i rapporti esauriti in modo definitivo, per avvenuta formazione del giudicato o per essersi verificato altro evento cui l’ordinamento collega il consolidamento del rapporto medesimo.
Documenti: Messaggio Inps 1562/2022