Buonuscita, Stop alle domande di anticipo per gli statali
I chiarimenti in un documento dell’Inps. Lo stop riguarda anche le domande già presentate, mentre si salva chi abbia già ricevuto la proposta di finanziamento.
Chiude i battenti in anticipo il prestito sul TFS/TFR erogato dall’Inps a favore dei pensionati pubblici. Dal 25 Aprile l’Inps ha chiuso il canale telematico per l’invio delle domande a causa dell’esaurimento dei fondi disponibili per il 2024. Lo rende noto lo stesso Inps con il messaggio n. 1628/2024. La sospensione riguarda anche le domande già presentate, mentre si salva chi abbia già ricevuto la proposta di finanziamento.
L'Anticipo della Buonuscita erogata dall'Inps
Dal 1° febbraio 2023 l’Inps ha reso disponibile, in via sperimentale per un triennio, una nuova prestazione a tutti gli iscritti alla «gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali» dell'Inps, pensionati o che hanno cessato il rapporto di lavoro e che hanno titolo al Tfr o al Tfs non ancora interamente erogato.
La misura consente l’anticipazione sino al 100% della buonuscita maturata senza che il pensionato debba attendere gli ordinari tempi di liquidazione (12 mesi dalla cessazione dal servizio in caso di raggiungimento dell’età pensionabile; 24 mesi in caso di dimissioni anticipate) né la rateizzazione dell’importo stesso (oltre i 50mila euro il pagamento avviene a rate e non in unica soluzione). E prescinde dalla tipologia di prestazione pensionistica maturata a differenza del prestito bancario previsto dal dl n. 4/2019 possibile solo in caso di raggiungimento della pensione di vecchiaia, pensione anticipata e quota 100-102-103.
La misura ha riscosso un certo successo anche grazie ai bassi costi di finanziamento: sull’anticipazione TFS/TFR è prevista l’applicazione di un tasso di interesse fisso per l'intera durata del finanziamento, attualmente pari all’1%, e di una ritenuta dello 0,50% a titolo di ristoro per le spese di amministrazione.
Stop alle domande nel 2024
Nel documento l'Inps comunica che, da stime effettuate, le risorse finanziarie destinate dal bilancio di previsione 2024 a favore dell’anticipazione ordinaria della buonuscita sono in via di esaurimento. Poiché il regolamento di disciplina della prestazione prevede che l’erogazione dell’anticipo del Tfs/Tfr possa avvenire «nei limiti delle disponibilità finanziarie destinate annualmente nel bilancio Inps», l’istituto di previdenza ha dovuto sospendere la presentazione di nuove domande. In particolare, lo stop decorre dal 25 aprile e, a tal fine, l’Inps ha inibito l’accesso al canale telematico dedicato all’invio delle domande.
Domande già inviate
Lo stop riguarda anche parte delle domande già presentate. A decorrere dal 26 aprile e fino a nuova comunicazione, non è più possibile per gli uffici elaborare e trasmettere le bozze di proposta di cessione ai cittadini/pensionati che abbiano fatto in precedenza domanda.
In merito l’Inps inibisce l’accesso anche alla funzionalità d’invio delle citate bozze di proposta. Invece, le domande per le quali la proposta di cessione inviata al pensionato abbia superato la verifica di capienza dei fondi Inps proseguiranno l’iter istruttorio fino a conclusione, spiega il messaggio, con le consuete modalità.
Acneh le domande non ancora elaborate dovranno essere sospese. L’Inps, infatti, invita gli uffici a non procedere al loro mancato accoglimento, ma a tenerle in sospeso in attese di nuove istruzioni.
Documenti: Messaggio Inps 1628/2024