Filiere Agricole, Slitta al 6 maggio il termine per versare la contribuzione sospesa
L'Inps accoglie le richieste di consulenti e commercialisti che hanno rappresentato difficoltà a gestire le attività a cavallo delle festività pasquali. Più tempo per saldare la contribuzione che non ha formato oggetto di esonero.
Le filiere agricole beneficiarie dell'esonero sui contributi di competenza di novembre, dicembre 2020 e gennaio 2021 avranno tempo tempo sino al 6 maggio (in luogo del precedente termine del 27 aprile) per pagare la contribuzione sospesa eccedente rispetto allo sgravio riconosciuto. Lo rende noto l'INPS nel messaggio n. 1712/2022 con il quale rivede parzialmente le indicazioni fornite nelle scorse settimane.
L'esonero
I chiarimenti riguardano l'esonero contributivo di cui all'articolo 16 e 16-bis del dl n. 137/2020 convertito con legge n. 176/2020 (cd. decreto ristori) come modificato dall'articolo 19 del dl n. 41/2021 convertito con legge n. 69/2021 (cd. decreto sostegni) con il quale il legislatore ha riconosciuto un esonero straordinario dal versamento dei contributi a carico delle aziende appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, comprese le aziende produttrici di vino e birra nonché agli imprenditori agricoli professionali, ai coltivatori diretti, ai mezzadri e ai coloni. I codici ATECO dei settori che hanno beneficiato dell'agevolazione sono individuati nell'allegato 1 alla Circolare Inps n. 131/2021 con la quale l'Istituto ha disciplinato la misura. L'esonero ha riguardato i contributi dei seguenti mesi di competenza: novembre 2020, dicembre 2020, gennaio 2021.
Più tempo per il versamento
Con il messaggio n. 1480/2022 aveva comunicato che le aziende beneficiarie dello sgravio avrebbero dovuto procedere al versamento della contribuzione sospesa eccedente la misura dello sgravio riconosciuto entro il 27 aprile 2022, cioè entro i successivi 30 giorni dalla comunicazione dell'esonero autorizzato (28 marzo 2022). Tuttavia gli intermediari delle aziende agricole hanno rappresentato la difficolta a gestire le attività necessarie per versare l’importo residuo, atteso che il suddetto termine dei trenta giorni ricade nel periodo delle festività pasquali e dell’Anniversario della Liberazione d'Italia (25 aprile 2022). Di conseguenza l'Istituto spiega che il termine del 27 aprile è posticipato al 6 maggio.
Rivedendo le precedenti indicazioni l'Istituto ricorda, inoltre, che per i datori di lavoro agricoli le rate di contribuzione sospesa (da versare quindi entro il prossimo 6 maggio) sono la IV rata dell'emissione 2020 e la I rata dell'emissione 2021; mentre per gli autonomi agricoli l’esonero contributivo riferito ai mesi di novembre e dicembre 2020 riduce l’importo da pagare per la III e/o IV rata dell’emissione 2020; quello riferito a gennaio 2021 riduce l’importo da versare per la I rata dell’emissione 2021.
Documenti: Messaggio Inps 1712/2022