Legge di stabilità, a rischio l'estensione del bonus degli 80 euro
Sempre piu' a rischio l'ipotesi di estendere lo sgravio irpef degli 80 euro anche nei confronti dei pensionati e delle famiglie numerose.
Kamsin Sarà difficile garantire l'estensione del bonus degli 80 euro oltre il perimetro dei lavoratori dipendenti compresi tra 8 e 26 mila euro di reddito. A pesare sono le ristrettezze di bilancio aggravate dalla difficile congiuntura economica fotografata dall'Istat sotto forma di recessione, deflazione e consumi al palo. Per ora sul tavolo il governo deve trovare circa 10 miliardi di euro solo per confermare nel 2015 lo sgravio Irpef a chi lo prende già dallo scorso maggio. E per andare oltre sarà necessario verificare se e quanto funzionerà la spending review dalla quale il governo punta ad incassare non meno di 16 miliardi di euro l'anno prossimo. Traguardo difficile anche se al ministero il quadro sarà più chiaro fra un paio di settimane.
Le ipotesi di estensione riguardano essenzialmente i pensionati a basso reddito e le famiglie numerose. Nelle settimane scorse l'ipotesi circolata era quella di cancellare almeno l'Irpef sulle pensioni di importo mensile lordo compreso tra 625 e 665 euro. Cioè 1,2 milioni di pensionati tra 7.500 e 8.000 mila euro l'anno ai quali lo Stato chiede circa 45 euro al mese di tasse. In questo modo, dato che si tratta di contribuenti che non rientrano nella no tax area, a differenza dei dipendenti che fino a 8 mila versano zero euro di imposta, verrebbe sanata una palese ingiustizia. Ci vogliono circa 500 milioni di euro per condurre in porto questa operazione che, ragionano i consiglieri di Renzi, avrebbe il pregio di essere molto visibile nei confronti dell'opinione pubblica a differenza di altre opzioni prese in esame.
È comunque certo che i bonus che in qualche modo sono parte integrante del welfare italiano non verranno minimamente sfiorati. Si tratta in particolari delle detrazioni da lavoro e pensione che valgono quasi 38 miliardi (per 36 milioni di contribuenti). E non corrono rischi neppure le detrazioni per i familiari a carico per un valore di oltre 10 miliardi (3,5 per il coniuge e 6,7 per i figli). Più a rischio le spese sanitarie ( 2,3 miliardi per 14 milioni di contribuenti ), nel senso che potrebbe essere operata una selezione graduata in base al reddito.
Sul tavolo c'è anche il progetto di estendere il bonus alle famiglie numerose. L'idea potrebbe essere quella di alzare la soglia massima di reddito per le famiglie numerose e aggiustarla a seconda del numero dei figli: il limite potrebbe salire da 26 a 30 mila euro con due figli a carico, a 42 mila con tre e a 50-55 mila con quattro.
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