OK della Camera al disegno di legge sulla riforma in materia di disabilità
Approvato all’unanimità il disegno di legge che reca la delega al Governo in materia di disabilità, ora approda in Senato per il voto. Il ministro della disabilità, Erika Stefani, commenta che: “si tratta di un risultato storico che, se diventerà legge, permetterà all’Italia di posizionarsi tra i Paesi all’avanguardia nel rispetto della Convenzione ONU”.
L’oggetto e le finalità della delega legislativa conferita al Governo prevedono la revisione e il riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilita con il conseguente riconoscimento di servizi, prestazioni, trasferimenti finanziari e ogni altra agevolazione, alle persone con disabilità. Si tratta di un «progetto di vita personalizzato e partecipato, diretto a consentire alle persone con disabilità di essere protagoniste della propria vita: e di realizzare una effettiva inclusione nella società».
Il disegno di legge si compone di quattro articoli e intervengono progressivamente nei limiti delle risorse disponibili, comprese quelle e previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) in tema di infrastrutture sociali, comunità, famiglia e Terzo settore.
Disegno di legge sulla riforma in materia di disabilità: i punti cardini del provvedimento
Il disegno di legge si basa su principi e criteri direttivi che interessano il riassetto e la semplificazione dei processi valutativi legati alla condizione di disabilità che, permetteranno di unificare le procedure di accertamento delle varie forme di disabilità previste dalla normativa vigente (Decreto del ministro della Sanità del 5 febbraio 1995). Inoltre, prevede l’affidamento ad un unico soggetto pubblico la competenza medico-legale delle procedure di valutazione. Introduce un efficace sistema di controlli che possa garantire l’interoperabilità tra banche dati esistenti.
Si tratta di una revisione di tutti i processi di valutazione legati al mondo della disabilità, unificando gli accertamenti, che oggi sono suddivisi in base alla tipologia di invalidità, ad esempio: cecità, sordità, invalidità civile, sordocecità, handicap (anche per alunni disabili), disabilità ai fini del collocamento mirato, e ogni altra normativa vigente in tema di accertamento della disabilità.
Il provvedimento è finalizzato a garantire su tutto il territorio nazionale una valutazione omogenea, semplificando e razionalizzando le procedure di accertamento. Inoltre, prevede l’istituzione di piattaforme informatiche intercomunicabili fra loro in modo da consentire una semplice consultazione delle certificazioni e tutte le informazioni riguardanti benefici previdenziali, assistenziali ed economici e interventi di assistenza sociosanitari che spettano alle persone con disabilità. Prevede anche, una riqualificazione dei servizi pubblici in materia di accessibilità e inclusione sociale.
Istituzione del Garante nazionale della disabilità
Nasce una nuova figura “il Garante nazionale delle disabilità” un organo di natura indipendente e collegiale che ha il compito di promuovere e tutelare i diritti delle persone con disabilità. Tra le varie funzioni del Garante nazionale della disabilità, vi è anche il compito di raccogliere segnalazioni e denunce di violazione dei diritti, vigilare sul rispetto dei diritti dei disabili e svolgere verifiche, formulare pareri e raccomandazioni. Inoltre, il Garante ha il compito di trasmettere annualmente una relazione dell’attività svolta alle Camere.