Taglio Cuneo Fiscale 2022, Ecco gli effetti in busta paga
Da luglio a dicembre 2022 tutti i lavoratori dipendenti, con eccezione del settore domestico, con reddito lordo annuo fino a 35 mila euro potranno contare su stipendi mensili più alti, merito della riduzione dei contributi previdenziali del 2%.
L’articolo 20 del dl n. 115/2022 (cd. «decreto aiuti bis») rafforza di 1,2 punti percentuali la riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti già introdotta con la legge di bilancio del 2022 (art. 1, co. 121 Ln. 234/2021). La misura, in sostanza, aumenta lo sconto dallo 0,8% al 2% sui contributi previdenziali trattenuti dal datore di lavoro sulla busta paga dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga da luglio a dicembre 2022.
Chi ne ha diritto
L’esonero contributivo spetta a tutti i lavoratori dipendenti, esclusi i lavoratori domestici, che abbiano una retribuzione mensile inferiore a 2.692 euro lordi, parametrata su 13 mensilità. l beneficio riguarda tutti i rapporti di lavoro subordinato (anche a termine, apprendistato, lavoro agricolo) anche quelli già instaurati al 1° luglio 2022 e tutti i datori di lavoro (anche privi della qualifica di imprenditore, comprese le Pa) in tutto il territorio nazionale. Prescinde, inoltre, dal possesso del Durc.
Per cui per la generalità dei dipendenti del settore privato (con retribuzioni entro la predetta soglia) l'aliquota IVS nel II semestre scende dall’8,39% al 7,19%; per dipendenti del settore statale dall’8% al 6,8%. Dal 1° gennaio 2023, salvo proroghe dell’ultim’ora, si torna ai livelli 2021: 9,19% per il settore privato e 8,8% per gli statali.
Come noto la riduzione dei contributi pensionistici non ha effetto per il calcolo delle prestazioni pensionistiche future. L’aliquota di computo resta invariata e, pertanto, i lavoratori si vedranno accreditare sempre il 33% dell’imponibile previdenziale sul proprio conto assicurativo.
Taglio del cuneo fiscale: quanto aumentano gli stipendi
In tabella gli aumenti netti in busta paga delle misure introdotte dal governo nel 2022 per ridurre il cuneo fiscale ai lavoratori dipendenti. Rispetto allo scorso anno gli stipendi sono aumentati sia per l’effetto della riduzione delle aliquote Irpef sia, appunto, grazio allo sgravio contributivo dello 0,8% introdotto dall’articolo 1, co. 121 della legge n. 234/2021. Dal 1° luglio quest’ultimo effetto si irrobustisce portando in dote aumenti ulteriori comprese tra 10 e 30 euro al mese.