M5S: assemblea congiunta non vota, restano malumori dissidenti
Lunedì, 09 Giugno 2014
- Roma, 9 giu. - Nessun voto nell'assemblea congiunta M5S. Questa sera i deputati e i senatori 5 stelle, riuniti nell'auletta dei gruppi di Montecitorio, avrebbero dovuto votare le proposte emerse dalle riunioni dei rispettivi gruppi e riassunte in una sintesi dai due capigruppo, Giuseppe Brescia e Maurizio Buccarella, anche alle luce del loro incontro a Milano con Casaleggio. E invece, le cose sono andate diversamente: l'odg e' stato invertito ed e' stato anticipato il secondo punto che prevede la proposta di una rosa di nomi per i giudici della Corte Costituzionale che il Parlamento in seduta comune dovra' eleggere giovedi' mattina. A quel punto, molti deputati sono andati via, chi lamentando il ritardo dell'inizio della riunione di quasi un'ora e chi dicendosi "stanco". In ogni caso, anche in un giorno in cui i 5 stelle portano a casa la vittoria in 3 comuni importanti - Civitavecchia, Livorno e Bagheria - i malumori dei dissidenti restano seppur sottotraccia. Alla congiunta di stasera, cosi' si leggeva nell'odg ricevuto dai parlamentari 5 stelle, "l'assemblea potra' proporre eventuali integrazioni che saranno sottoposte a votazione". Ma gia' prima della riunione, alla domanda dei cronisti se ci sarebbe stato un voto, la risposta dello staff e' stata netta: "Stasera nessuna votazione". Continua pero' il 'mal di pancia' dei dissidenti: secondo quanto si apprende, c'e' chi lamenta che "nulla e' cambiato" e vorrebbe chiarire alcuni punti: "maggiore trasparenza dell'organigramma, certificazione del voto sul blog di Grillo e eliminazione del 'metodo dei vip'", quel gia' battezzato 'cerchio magico' di cui fanno parte solo alcuni dei parlamentari che vanno sempre sui media. "Perche' non fare una rotazione di tutti per le presenze in tv?" si chiede un deputato. E poi, altre domande: "Qual e' il ruolo del figlio di Casaleggio? Adesso, siccome Casaleggio, che e' un imprenditore informatico, non sta bene, viene sostituito dal figlio? A che titolo? Gira voce poi - prosegue lo stesso esponente del Movimento - che arrivera' anche la figlia di Grillo". Qualcun altro ha da ridire anche sui "metodi di selezione" ed e' pronto ancora a puntare il dito su "staff e comunicazione", nodi che vengono considerati ancora non sciolti. Proprio nell'assemblea di stasera ci sara' la presentazione ufficiale di Ilaria Loquenzi, l'ex assistente della senatrice Paola Taverna, che affianca Nicola Biondo nello staff alla Camera; e quella di Rocco Casalino, 'promosso' al Senato dopo che Claudio Messora e' andato a Bruxelles. "Perche' viene promosso nel gruppo dello staff l'ex assistente della Taverna e non il mio o di un altro?" si domanda un deputato. "Perche' non esistono normali colloqui di lavoro?". E' tutto questo che fa storcere il naso ad alcuni. Ma poi, quasi rassegnati, dicono, "tanto e' tutto inutile, qui non si puo' cambiare niente. E festeggiano perche' abbiamo conquistato 3 comuni su 4mila: ma cosa c'e' da festeggiare?". Ma su questo punto gli integralisti doc la pensano in un altro modo. Questa e' l'analisi di Roberto Fico, decisamente soddisfatto: "Noi siamo come l'omeopatia: riequilibriamo il sistema un pezzo alla volta. E' un percorso, ci proviamo.. poi non e' detto che ci riusciamo, ma ci proviamo. E secondo me ci riusciamo". Un altro deputato ortodosso sottolinea soddisfatto che M5S "ha ottenuto ben 600 consiglieri comunali". Sempre Fico sottolinea che "noi dai comuni veniamo" e che il rapporto con il territorio e' fondamentale. La vittoria di Livorno, considerata molto importante essendo una citta' da sempre dell'area Pci-Pds-Pd, fa fare questa analisi ad un deputato come Massimo Artini, toscano che ha seguito la campagna elettorale: "La fotografia dell'attuale non basta. Bisogna andare oltre. La vittoria nei 3 comuni dice questo: Filippo Nogarin ha vinto a Livorno forse per demerito del Pd ma anche perche' ha presentato un progetto alternativo". E anche il fatto che il Movimento abbia vinto in quelle tre citta' "grazie a dei parlamentari che hanno usato toni moderati e parlato di progetti e contenuti" dimostra, spiega un altro esponente M5S, che "cosi' si vince: bisogna convincere quelli la'..." riferendosi implicitamente a Grillo e ai piu' integralisti che talvolta hanno usato toni sopra le righe. .