M5S: dossier segreto sul voto L'ira di Grillo e Casaleggio
Giovedì, 29 Maggio 2014
- Roma, 29 mag. - Infuriati. Cosi' sarebbero, secondo quanto si apprende, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio con lo staff della comunicazione della Camera che ha fatto un'analisi del voto, messa nero su bianco e illustrata ieri sera ai deputati riuniti in assemblea. A far "trasalire" il leader M5S e il cofondatore, e' stata - secondo quanto viene riferito - un'analisi che fa fare "una figuraccia al Movimento" parlando di parlamentari che sembrano "saccenti, non umili e poco affidabili" e "non adatti al governo". Oltre a tirare in ballo l'"uomo forte" che gli italiani cercherebbero ancora oggi in Renzi cosi' come, in passato, in Berlusconi. E Mussolini. Ma l'irritazione di Casaleggio nascerebbe anche dal fatto che il documento chiede di puntare di piu' sulla televisione per poter arrivare all'agognato 51%. Un'indicazione che va in netto contrasto con quanto suggerito invece, all'indomani dell'esito elettorale, proprio da Casaleggio che aveva sollecitato ad essere meno presenti in tv. Tra l'altro, sempre secondo quanto si apprende, sempre Casaleggio non avrebbe voluto un 'quartier generale' a Roma, in un albergo dell'Eur, dove, con tanto di sala stampa, i 5 stelle avrebbero aspettato i risultati. Che pero' sono stati al di sotto delle aspettative. "Troppa attenzione mediatica" era stato sottolineato. Ad alimentare il caos in casa 5 stelle, c'e' anche il fatto che l'analisi del voto sia stata elaborata solo dallo staff comunicazione della Camera. Documento, tra l'altro pubblicato, su qualche quotidiano e oggi a disposizione delle agenzie di stampa, ma che ai deputati non e' stato consegnato. Questa analisi, quindi, e' stata elaborata soltanto dall'ufficio comunicazione M5S dei gruppi di Montecitorio e del Senato - dove i senatori 5 stelle hanno iniziato la loro riunione per un'analisi del voto - ed anche in questo comparto si registra una certa "irritazione". Rocco Casalino, che e' il coordinatore della comunicazione sia di Camera sia del Senato, di fatto sembra sia stato 'bypassato' e in queste ore, secondo quanto si apprende, starebbe cercando un chiarimento con i colleghi della Camera. A complicare il quadro, c'e' anche un'altra analisi, fatta dalla 'tv coach' Silvia Virgulti che ieri sera, in assemblea dei deputati, ha puntato il dito contro quella che ha definito "comunicazione negativa di Grillo" e sul fatto che "Casaleggio, vestito di scuro e con quel cappellino, ha mandato un "messaggio inquietante e non rassicurante". Mentre, cosi' racconta oggi qualche deputato 5 stelle, i parlamentari sarebbero stati "promossi" perche', avrebbe detto la Virgulti, "se non fossero andati in giro per le piazze, il Movimento 5 stelle avrebbe preso un risultato ancora peggiore". Un deputato critico ammonisce: "Basta con 'sta presunzione dei superpoteri, che noi siamo i rappresentanti dei cittadini e loro no.. Non e' cosi' di fatto. Bisogna rispettare il voto dell'elettorato". Ai deputati e' stato spiegato che la comunicazione puo' avvenire "per giudizi o per contenuti" e che M5S finora ha comunicato per giudizi: l'obiettivo, viene spiegato, e' di comunicare da ora in poi per contenuti per convincere gli elettori a votare M5S. Un pomeriggio 'caldo', quindi con deputati e senatori alle prese con le rispettive assemblee di gruppo, in vista di quella assemblea congiunta della prossima settimana. Il clima e' abbastanza avvelenato, anche se oggi molti dicono che non dovrebbero esserci strappi, non foss'altro perche' non sono previste votazioni ma solo l'avvio del dibattito. Al Senato, Paola Taverna fa la sua analisi: "Mi pare evidente - spiega - l'informazione e' stata tutta pro-Renzi. E gli italiani non sono pronti... perche' noi siamo oltre". Ma che cosa ha sbagliato il Movimento 5 stelle in campagna elettorale? "Forse abbiamo avuto toni eccessivi", ammette la stessa 'pasionaria' Taverna.