Matacena: con Berlusconi rapporti cordiali. Ex premier non ricordo
- Roma, 12 mag. - "Questo Signor Matacena io non me lo ricordo. Sara' stato deputato di Forza Italia vent'anni fa ...". Cosi' Silvio Berlusconi liquida, intervistato da Tgcom24, ogni frequentazione del suo partito da parte dell'ex parlamentare.
Amedeo Matacena, latitante a Dubai, nel corso di un'intervista rilasciata all'AGI via Skype, ha replicato: "Posso comprendere che il presidente Berlusconi non si ricordi di me con tutta la gente che ha avuto all'interno del Parlamento, sia alla Camera che al Senato, per cui non la vedo una cosa particolarmente strana da sottolinearsi".
Matacena "assurdo pensare a miei rapporti con i clan"
"I miei rapporti con Berlusconi all'epoca - ha detto ancora Matacena all'AGI - erano cordiali come quelli di tutti gli altri colleghi, assolutamente normali".
MATACENA, ASPETTO ESITO RICORSI DA UOMO LIBERO
"Preferisco aspettare i ricorsi da uomo libero, e non in prigione", sottolineato l'ex deputato dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa. "Mia moglie - ha detto Matacena - e' venuta a Dubai, mi ha portato mio figlio, e' venuta qua perche' aveva bisogno che le facessi alcune comunicazioni per il divorzio, lo ha voluto perche' non condivideva che io fossi andato via, mentre io preferisco aspettare le sentenze della Cassazione, per il ricorso straordinario che ho fatto, e quella alla Corte Europea dell'Uomo, da uomo libero, e non in prigione. I miei legali - ha proseguito - le hanno gia' presentate entrambe da 4-5 mesi, non conosco esattamente i tempi tecnici".
MATACENA, CONTO CAMERA PER PAGARE ASSISTENZA SANITARIA
"Ho un conto corrente alla Camera, serve per pagare l'assistenza sanitaria, e' sempre stato a zero". Cosi' Matacena ha commentato le notizie circa il conto corrente della Camera dei Deputati che sarebbe servito per fargli avere soldi durante la latitanza. "Oggi - ha affermato - sentivo di un conto corrente della Camera dei Deputati che era servito per farmi avere soldi nella latitanza, e questa e' un'altra favola. Per quello che so io, ho un mio conto corrente alla Camera dei Deputati, dal quale - spiega l'ex deputato - si paga l'assistenza sanitaria dei parlamentari, credo che se una somma sia stata mossa e' stata quella per pagare semestralmente la rata dell'assistenza sanitaria dei Deputati, che tra l'altro riguarda anche i miei familiari, per cui e' un loro interesse pagarla. E comunque basta prendere l'estratto conto e vedere quali sono stati i movimenti, un conto che e' sempre stato a zero o quasi". Alla stessa maniera Matacena commenta l'ipotesi inquisitoria dell'inchiesta che intravede nell'ombra una societa' segreta: "Di favole in Italia ne ho sentite tante - taglia corto Matacena - e questa, credo si aggiunga a quelle".
SCAJOLA: MATACENA, PER MIA MOGLIE E' COME UN PADRE
"Vincenzo Speziali non l'ho mai conosciuto, i miei rapporti con l'ex ministro Claudio Scajola, l'ho gia' detto, risalgono alla mia elezione alla Camera dei Deputati nel 94, sono sempre stati molto cordiali, si sono intensificati quando ci trasferiti a Montecarlo", ha detto Matacena parlando dei sui suoi rapporti con l'ex ministro Scajola, arrestato con l'accusa di procurata inosservanza di pena in favore dello stesso Matacena, e di Vincenzo Speziali, l'imprenditore calabrese tramite il quale secondo l'accusa Scajola avrebbe cercato di fare ottenere a Matacena l'asilo politico in Libano. "Ho un rapporto di grande stima nei suoi confronti - ha proseguito Matacena parlando di Scajola - e' una persona che ha dei grandi valori umani, e sicuramente in questa situazione, essendo come un padre per mia moglie, lei gli ha chiesto aiuto, e che lui abbia cercato di aiutarla la ritengo una cosa moralmente importante".
MOGLIE MATACENA FERMATA ALL'AEROPORTO DI NIZZA
La moglie di Matacena, Chiara Rizzo, e' stata fermata all'aeroporto di Nizza dove avrebbe dovuto prendere un volo per tornare in Italia. "Mi ha inorgoglito molto, e' una donna che ha dimostrato grande coraggio nel prendere questa decisione. Certamente lo ha fatto per il grande amore dei suoi figli, e con la convinzione che e' in grado di chiarire la sua posizione", ha detto l'ex deputato commentando la scelta della moglie di tornare in Italia. La donna, ripartita dagli Emirati, dove si era recata da poco, proprio dopo avere appreso di essere destinataria di ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'inchiesta Breakfast, che ha visto in manette anche l'ex ministro Claudio Scajola accusato di procurata inosservanza di pena, ha fatto scalo a Nizza dove e' stata fermata ieri pomeriggio, su mandato d'arresto europeo, dalla polizia francese. "Da quello che mi dicono i legali, tra l'altro - prosegue Matacena - molte cose sono dimostrabili nella loro erroneita' anche in maniera documentale. Da quando sono andato via - ha concluso sull'argomento l'ex deputato di Forza Italia - ho perso la mia famiglia, da loro non ho mai avuto una lira, per cui l'accusa mi sembra assolutamente fantasiosa".