Ape Sociale, L'Inps conclude le operazioni di verifica dei requisiti
La conferenza dei servizi ministeriale che dovrà verificare l'utilizzo delle risorse avverrà il prossimo 25 Ottobre 2017. Al via anche il riesame delle domande bocciate sulla base delle nuove interpretazioni ministeriali.
L’Istituto ha provveduto all’invio agli interessati delle comunicazioni di avvenuta certificazione del diritto alle prestazioni in parola sulla base della maggiore prossimità al requisito anagrafico per l’accesso al la pensione di vecchiaia. Si tratta, in sostanza, di quei lavoratori che hanno fatto istanza entro lo scorso 15 Luglio 2017 per l'Ape sociale e il beneficio contributivo per i lavoratori precoci.
L'Inps comunica, inoltre, che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha inviato nuovi indirizzi interpretativi in merito alle istruttorie inerenti all’accesso ai benefici da parte dei richiedenti che si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione, e da parte dei lavoratori dipendenti addetti ai lavori particolarmente difficoltosi e rischiosi. Con la stessa nota, il Ministero, con riferimento ai lavoratori dipendenti che svolgono attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento, ha espresso l’intendimento di un adeguamento del Protocollo, individuato come strumento di armonizzazione dei dati informativi di tutte le pubbliche amministrazioni interessate.
Alla luce dei nuovi indirizzi interpretativi, l’Inps procederà al riesame delle istruttorie relative a tali categorie di lavoratori. In caso di eventuale esito positivo del riesame, sarà trasmesso d’ufficio agli interessati il provvedimento di certificazione del diritto al beneficio richiesto. Il riesame delle istanze dovrebbe consentire l'accesso all'Ape sociale/precoci a parte dei soggetti che si siano reimpiegati al termine della scadenza dell'ammortizzatore sociale. Le linee guida delle suddette revisioni devono essere, tuttavia, ancora rese note dall'Istituto di Previdenza.