Cambia il Ministro ma i problemi restano. Ecco chi è Giuliano Poletti
Il nuovo ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, dovrà affrontare questioni molto delicate: dalla Riforma del Lavoro alla lotta contro la disoccupazione giovanile, dagli esodati al taglio del cuneo fiscale. Sullo sfondo la gestione della crisi di molte aziende italiane.
"Sono sicuro che la condizione essenziale per ottenere buoni risultati sia quella di una collaborazione efficace con il Parlamento che con le forze sociali" ha affermato il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti appena dopo la nomina. Sicuramente servirà una forte collaborazione e molta tenacia per affrontare le sfide che sono sul tavolo del neo ministro.
Il problema disoccupazione - In primo luogo nell'agenda Poletti c'è il problema dell'occupazione che ha registrato a Dicembre ancora un ulteriore calo. A preoccupare è soprattutto quella giovanile che ormai viaggia oltre il 41% con picchi nelle regioni meridionali intorno al 50%. Renzi vorrebbe favorire le regole per assumere rimuovendo però buona parte di quei contratti atipici introdotti con la Riforma Biagi accusati di favorire il precariato. E introducendo un contratto d'inserimento unico a tempo indeterminato con tutele via via crescenti affiancandolo ad una revisione "ragionata e senza pregiudiziali" dell'articolo 18.
Gli ammortizzatori sociali - Poletti dovrà anche risolvere le oltre 160 vertenze di aziende in crisi che sono approdate sul Ministero di Via Veneto e trovare risorse per rinnovare gli strumenti di sostegno al reddito per i prossimi mesi. Questione delicata in quanto il neo-ministro dovrà rifinanziare strumenti molto costosi come la cassa integrazione e la mobilità in deroga.
Il cuneo Fiscale - La sfida piu' dura sarà però quella di iniziare una riduzione efficace del cd. "cuneo fiscale" per restituire maggiore competitività alle aziende italiane nei confronti dei concorrenti esteri e allo stesso tempo fare entrare piu' denari in busta paga ai lavoratori.
La Riforma delle Pensioni - Poi c'è il capitolo pensioni, materia sulla quale si avvertono ancora gli effetti controversi dalla Riforma Fornero del 2011. Poletti e Renzi si muoveranno nel solco tracciato da Letta e dall'ex numero uno di via Veneto, Enrico Giovannini: l'introduzione di strumenti che consentano una maggiore flessibilità in uscita. E probabilmente il nuovo esecutivo non potrà che intervenire nuovamente sul capitolo esodati.
Il Nuovo Ministro del Lavoro - Giuliano Poletti, 63enne imolese padre di due figli, ha una carriera alle spalle trascorsa l'interno della politica e nel mondo delle cooperative. Qui infatti riveste il ruolo di presidente nazionale di Lega Coop e, da poco, è diventato presidente anche dell'Alleanza delle Cooperative.