Gli esodati bancari chiedono il versamento della contribuzione correlata
Gli esodati bancari chiedono conferma circa il versamento della contribuzione correlata relativa all'incremento della speranza di vita da parte degli istituti di credito, a seguito della pubblicazione del messaggio Inps numero 18488 lo scorso 14 novembre.
Nel messaggio l'Inps aveva comunicato che i periodi di slittamento nella maturazione del requisito pensionistico dovuti agli adeguamenti alla stima di vita (3 mesi dal 2013 ed ulteriori 4 mesi dal 2016), verranno posti a carico delle aziende del credito esodanti anche se ciò comporterà il prolungamento dell'erogazione dell'assegno straordinario oltre il limite di durata massima di 60 mesi.
Il messaggio tuttavia non ha chiarito se le aziende esodanti procederanno anche al versamento della contribuzione correlata per il periodo di adeguamento. Ai sensi fatti dell'articolo 10, comma 10 del DM 158/2000, il versamento della contribuzione correlata deve essere effettuato per l'intero periodo compreso tra la cessazione del rapporto di lavoro e la maturazione dei requisiti minimi richiesti per il diritto pensione anzianità o vecchiaia. "Pertanto, posto che gli incrementi alla stima di vita Istat hanno comportato un incremento dei requisiti minimi per il diritto alla pensione, tali spostamenti devono essere coperti da contribuzione correlata" si legge in un comunicato diffuso ieri dalla CGIL.
Tra le altre questioni irrisolte gli esodati bancari chiedono agli istituti di credito l'operatività della clausola di garanzia a copertura degli ulteriori periodi di vuoto economico prodotti in seguito all'applicazione della legge 111/2011.