Invalidi Civili, Pronta la revoca della pensione per chi non ha comunicato i redditi
L'INPS avvia l'iter di sospensione e revoca delle prestazioni assistenziali nei confronti dei beneficiari che non hanno effettuato le comunicazioni reddituali per gli anni 2018 e seguenti.
Ultima chiamata per evitare la sospensione e la revoca delle prestazioni assistenziali collegate al reddito per invalidi civili e normodotati. Lo rende noto l'INPS nel messaggio n. 3350/2022 pubblicato ieri in cui spiega che i beneficiari che non abbiano effettuato né la dichiarazione dei redditi né la comunicazione reddituale all'INPS per l'anno 2018 incorreranno a breve nella revoca definitiva delle prestazioni.
Coinvolti nelle procedure i soggetti che percepiscono prestazioni di invalidità civile (pensione di inabilità civile e assegno mensile), pensione ai ciechi civili (assoluta o parziale), ai sordi e i titolari di assegno sociale o pensione sociale (ancorché sostitutivo dell'invalidità civile) e che non abbiano presentato né la dichiarazione dei redditi (annualità reddituale 2018), né il modello RED, né abbiano dato riscontro ad un primo sollecito già inviato dall'ente di previdenza. Le predette prestazioni, infatti, sono collegate al reddito e, pertanto, ove non sia possibile accertarlo l'INPS è tenuto per legge a sospendere e a revocare le prestazioni.
Secondo l'Istituto di Previdenza ci sono ben 36.763 soggetti che non hanno effettuato le comunicazioni e che, pertanto, rischiano di perdere i benefici. Nei loro confronti l'Istituto invierà un ulteriore avviso contenente il termine ultimo per effettuare la relativa comunicazione. In assenza di riscontro la prestazione sarà revocata con recupero del debito assistenziale formatosi sin dal 2018.
Prestazioni di invalidità civile
Per i titolari di prestazioni di invalidità civile (pensione di inabilità, assegno mensile, pensione ai ciechi e ai sordi) di età compresa tra 18 e 66 anni e 7 mesi l'INPS invierà un preavviso di sospensione a mezzo raccomandata A/R contenente l'invito a comunicare i redditi posseduti presentando la domanda di ricostituzione reddituale entro i successivi 60 giorni. In caso di mancato riscontro l'INPS sospenderà la prestazione inviando una ulteriore comunicazione a mezzo raccomandata A/R; decorsi altri 120 giorni dalla sospensione, in assenza di riscontro, l'INPS revocherà la prestazione con richiesta di restituzione del debito relativo agli anni di reddito non dichiarati (dal 2018 al 2022). La comunicazione di revoca della prestazione verrà inviata con raccomanda A/R.
Assegni sociali
Per i titolari di assegni sociali o pensioni sociali con meno di 80 anni al 31 dicembre 2018 l'INPS invierà una nota a mezzo raccomandata A/R contenente l'invito a presentare la predetta dichiarazione reddituale entro 60 giorni. Spirato il termine l'Isitituto procederà alla sospensione della prestazione relativamente all’anno di reddito 2018 (non dichiarato), con conseguente recupero delle prestazioni pagate e non dovute.
In tutti i casi la comunicazione reddituale può essere effettuata tramite il sito INPS individuando la domanda per la ricostituzione reddituale della pensione oppure tramite gli istituti di patronato.
Documenti: Messaggio Inps 3550/2022