Opzione Donna, Class Action entro marzo. Ecco come si aderisce
Entro il 31 Marzo 2015 il Comitato Opzione Donna presenterà il ricorso collettivo contro l'Inps per ottenere lo stralcio delle Circolari 35 e 37 del 2012.
Kamsin Il Comitato Opzione Donna guidato da Daniella Maroni inizia ufficialmente la raccolta delle firme per la promozione della class action contro l'Inps volta ad ottenere la revoca o la modifica delle Circolari Inps 35 e 37 del 14 marzo 2012 che impediscono alle lavoratrici che maturano i requisiti nel 2015 di accedere alla cd. opzione donna.
E' quanto si legge in una nota stampa diffusa dal Comitato. Per l'avvio dell'azione giudiziaria, guidata dagli avvocati Maestri e Sacco, è richiesto il raggiungimento di un numero minimo di adesioni pari a 200 ricorrenti ed il pagamento di un contributo di 300 euro (quota che ricomprende tutte le tasse e le spese). Il contributo - scrivono dal Comitato - dovrà essere versata esclusivamente a mezzo bonifico sul conto corrente dedicato alla class action di cui saranno comunicate le coordinate a partire dal 16 febbraio. "Detta somma comprende ogni spesa, comprese quelle di organizzazione, collazione, notifica e deposito atti, trasferte".
Per partecipare le aderenti devono altresì stampare ed inviare agli avvocati che seguono la causa un mandato difensivo (un fac-simile è qui disponibile). La firma del mandato deve essere autenticata, precisano dal Comitato, innanzi al pubblico ufficiale dell'anagrafe del Comune di residenza, ad un notaio, o presso gli studi degli avvocati Sacco e Maestri. Il mandato originale deve essere quindi spedito ai legali per posta (Avv. Andrea Maestri Via Meucci n. 7/d - 48124 Ravenna oppure Avv. Giorgio Sacco - Via San Felice n. 6 - 40122 Bologna) o consegnato agli avvocati in occasione della sottoscrizione. I legali hanno dato disponibilità anche ad organizzare trasferte in altre città per raccogliere le adesioni delle lavoratrici che non riuscissero ad ottenere l'autenticazione della firma presso il Comune.
Al mandato occorre sempre allegare una fotocopia della carta di identità, del codice fiscale e della distinta del bonifico effettuato (anche quando viene consegnato personalmente presso lo studio dei legali).
I tempi del ricorso. L'obiettivo del Comitato è di raggiungere la soglia minima di adesioni e di notificare e depositare il ricorso collettivo entro il 31 Marzo 2015 presso il Tar del Lazio. Una volta depositato il ricorso, il TAR dovrà fissare l'udienza d'ufficio in una data compresa tra il 90mo e il 120mo giorno dal deposito. "Se, ad esempio, depositassimo il 30 marzo, il TAR dovrebbe fissare l'udienza non prima del 30 giugno e non oltre il 30 luglio. Se, per esempio, il TAR fissasse l'udienza il 30 giugno, fino al 10 giugno, altre signore che non abbiano fino a quel momento aderito, potranno farlo, depositando un autonomo atto di intervento" ricordano dal Comitato. Già entro l'estate il Tar potrebbe, dunque esprimersi, sul ricorso.
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Zedde