Opzione Donna, Ok alle domande per il 2023
L’Istituto ha aggiornato l’applicativo per consentire la presentazione delle istanze da parte delle lavoratrici in possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti dalla Finanziaria 2023.
Via libera dell’Inps alla presentazione delle domande di «Opzione Donna» con i nuovi requisiti della Finanziaria 2023. Lo rende noto l’Istituto di previdenza nel messaggio n. 467/2023 in cui spiega che è stato sul portale istituzionale è stato reso disponibile un nuovo prodotto per l’invio delle domande da parte delle lavoratrici.
La nuova «Opzione Donna»
Come noto la Finanziaria 2023 ha prorogato la misura di un altro anno vincolandola ad una «condizione soggettiva» che la lavoratrice deve possedere al momento della domanda (similmente a quanto previsto per ape sociale e per i cd. precoci). Non sarà, quindi, più un accesso libero.
In particolare la lavoratrice deve ritrovarsi in uno dei seguenti profili di tutela:
- svolgere assistenza al momento della richiesta di prepensionamento e da almeno sei mesi al coniuge o a un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (ai sensi dell'art. 3, comma 3, della legge 104/1992), ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni d'età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
- Soffrire di una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
- risultare licenziata o dipendente da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d'impresa.
Sul reale perimetro dell’ultima condizione si attendono chiarimenti ministeriali. Ma le premesse non sono buone. La norma suona infatti parecchio restrittiva lasciando presagire l’esclusione di tutte le lavoratrici dipendenti, dimissionarie o licenziate da imprese «non in crisi aziendale».
Requisiti anagrafici
Da quest'anno sono stati rimodulati anche i requisiti anagrafici. Occorre il possesso di 60 anni (sia per le dipendenti che le autonome) unitamente a 35 anni di contributi maturati (entrambi i requisiti) entro il 31 dicembre 2022. Il requisito anagrafico scende di un anno (59 anni) in presenza di un figlio e di due anni in presenza di due figli (58 anni).
Per le sole lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese in crisi i requisiti sono 58 anni e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2022. Si prescinde, cioè, dal numero di figli.
Domande al via
Nelle more della pubblicazione della circolare attuativa l’Inps rende noto di aver reso disponibile, tramite il portale istituzionale, il prodotto «Pensione Anticipata opzione donna legge di bilancio 2023» per l’invio delle domande. Che, come di consueto, andranno presentate direttamente dalle interessate (se in possesso di SPID di secondo livello, CNS o CIE) oppure tramite patronato. Nel prodotto le interessate dovranno indicare a quale profilo di tutela appartengono (disoccupate, invalide o caregiver).
Documenti: Messaggio Inps 467/2023