Pensione Anticipata Flessibile, Via libera alla presentazione delle domande
L’Istituto previdenziale ha aggiornato l’applicativo per consentire la presentazione delle istanze da parte dei lavoratori in possesso di 62 anni e 41 anni di contributi nel 2024. Domande possibili anche per opzione donna.
Via libera dell’Inps alla presentazione delle domande di «Quota 103» per chi matura i 62 anni e 41 di contributi nel 2024. Lo rende noto l’Istituto di previdenza nel messaggio n. 454/2024 in cui spiega che è stato aggiornato il prodotto per l’invio delle domande da parte degli interessati nelle more della pubblicazione della relativa circolare illustrativa. Aggiornata pure la procedura per le domande di Opzione Donna e per la pensione anticipata contributiva con la possibilità, in quest’ultimo caso, per le donne di indicare il numero di figli.
«Quota 103»
L’articolo 1, co. 139-140 della legge n. 213/2023 ha prorogato di un anno la «pensione anticipata flessibile» cioè la possibilità di incrociare le braccia con 62 anni e 41 anni di contributi. Tuttavia, rispetto allo scorso anno, sono state introdotte ulteriori limitazioni.
In primo luogo il calcolo della pensione non avverrà più, come in passato, con il sistema misto, cioè retributivo sulle anzianità acquisite sino al 31 dicembre 1995 e contributivo per quelle successive, bensì con il sistema interamente contributivo. Lo stesso, in altri termini, che si applica per opzione donna.
Inoltre la misura della rendita, calcolata con le regole contributive, non potrà eccedere la soglia di quattro volte il trattamento minimo Inps, cioè 2.394,44€ lordi al mese (considerando che nel 2024 il trattamento minimo è stato fissato in misura pari a 598,61€) sino al raggiungimento dei requisiti «ordinari» previsti dalla cd. «legge fornero» per la pensione di vecchiaia. Vale dire sino all'età di 67 anni.
La prestazione, inoltre, è assistita da un meccanismo di differimento nell’erogazione del primo rateo pensionistico pari a sette mesi dalla maturazione dei requisiti per i lavoratori del settore privato e di nove mesi per il pubblico impiego. Vale a dire che chi, ad esempio, matura i requisiti il 31 gennaio 2024 potrà ottenere la prestazione dal 1° settembre 2024 (1° novembre 2024 se dipendente del pubblico impiego). Nel settore scolastico la finestra di decorrenza è invece fissata al 1° settembre 2024.
Domande al via
Nelle more della pubblicazione della circolare attuativa l’Inps rende noto di aver reso disponibile, tramite il portale istituzionale, il prodotto «Pensione Anticipata Flessibile L. bilancio 2024» per l’invio delle domande. Che, come di consueto, andranno presentate direttamente dagli interessati (se in possesso di SPID di secondo livello, CNS o CIE) oppure tramite patronato.
Attenzione. La nuova procedura andrà utilizzata solo dai lavoratori che maturano i requisiti di 62 anni e 41 anni di contributi tra il 1° gennaio 2024 ed il 31 dicembre 2024. Chi, infatti, ha raggiunto i requisiti al 31 dicembre 2023 mantiene le precedenti regole (calcolo misto, tetto d’importo a cinque volte il trattamento minimo Inps e finestre mobili di tre mesi o sei mesi se dipendenti pubblici) ancorché la domanda sia presentata nel 2024.
Opzione Donna
L’Inps spiega anche di aver aggiornato il prodotto per la presentazione delle domande di pensionamento “opzione donna” con i nuovi requisiti stabiliti dalla legge n. 213/2023 (cioè 61 anni e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023) e quello per la presentazione della pensione anticipata contributiva dopo le modifiche contenute nella legge n. 213/2023. La prestazione riguarda i lavoratori privi di contribuzione al 31 dicembre 1995 o chi opta per il computo nella gestione separata Inps.
Dal 1° gennaio 2024 l’accesso sarà possibile in presenza di 64 anni e 20 anni di contribuzione effettiva e importo soglia non inferiore a 3 volte il valore dell’assegno sociale (cioè 1.572€ lordi al mese). Per le madri, tuttavia, il predetto importo soglia è ridotto a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale in presenza di un figlio e 2,6 volte in presenza di due o più figli. In fase di inoltro dell’istanza, spiega l’Inps, sarà possibile indicare il numero di figli per godere delle suddette riduzioni.
Documenti: Messaggio Inps 454/2024